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“L’informazione ufficiale distorce le notizie: la Cassazione non ha assolto l’amico di Berlusconi, ma ha rinviato il processo all’appello, vuol dire che resta un condannato a 9 anni in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa”. Ecco quel che ho detto nell’’intervista pubblicata oggi su ‘Il Fatto Quotidiano’.
Sostiene il procuratore generale Mauro Iacoviello: “Al concorso esterno non crede più nessuno”.
“Non condivido la sua interpretazione. Le sue parole mi lasciano perplesso. Ci sono persone che adorano fare i saputelli. Le faccio un esempio per tradurre in commento la mia situazione: è come se il chirurgo che mi ha operato applicasse teoremi di ingegneria”.
Che significa svalutare il reato di concorso esterno mentre scopriamo che Stato e mafia tramavano insieme?
“È come tornare indietro di vent’anni, un atto di resa inaccettabile. C’è amarezza nel vedere sminuito il tentativo di chi ha combattuto davvero la mafia. Non reggono i distinguo e i sotterfugi giuridici per negare l’evidenza: quando si analizza l’associazione mafiosa non sempre si possono scoprire soltanto fatti concreti. Per un omicidio c’è il morto. Per una rapina c’è la pistola”.
E per la vicinanza ai mafiosi?
“Quando si parla di concorso esterno in associazione mafiosa il reato è diverso, e non serve la classica pistola fumante per provare qualcosa perché la mafia consiste proprio nel creare un meccanismo condiviso per raggiungere un obiettivo con mezzi leciti e illeciti”.
Aldo Grassi ha presieduto la quinta sezione in Cassazione. Grassi è conosciuto per la strettissima amicizia e collaborazione con Corrado Carnevale, il giudice ammazza-sentenze che criticava pesantemente Giovanni Falcone.
“Io rispetto la Corte, però ci sono motivi di opportunità, stavolta ignorati, che potevano rendere più credibili le decisioni. Chi aveva pregiudizi sul concorso esterno si è trovato a giudicare e noi, che seguiamo i fatti, ci avviciniamo al dispositivo su Dell’Utri con pochissima serenità”.
Dice Claudio Scajola (Pdl): “Sono lieto per Marcello. Forse dalla lettura della stampa comincia a cambiare la valutazione oggettiva delle cose. Si comincia a capire che questo Paese ha bisogno di pacificazione”.
“Mi fa inorridire. Mi rifiuto di credere che ci sia, nel bene o nel male, una magistratura che prenda decisioni per motivi politici. Scajola vuole spostare l’attenzione dai temi veri: Berlusconi si è messo a fare politica per risolvere i suoi guai giudiziari. E quando l’ha sfangata è perché ha corrotto giudici e testimoni e creato leggi in suo favore. Non c’è dubbio che questo sia un momento positivo per Berlusconi.
Perchè?
“Il governo tecnico è sotto il suo ricatto, in realtà è un governo servo. Forte con i deboli in tema di tasse e pensioni. Debole con i forti se si discute di televisioni e corruzione. Questi tecnici hanno soltanto l’ordine di fare il lavoro sporco”.
Cosa rappresenta Dell’Utri?
“Non certo un bibliofilo di fama. Nessuno ha negato e può negare le frequentazioni di Dell’Utri. Abbiamo a che fare con un personaggio che aveva contatti e rapporti con numerosi mafiosi: non è possibile che lui – come Calogero Mannino – sia in Parlamento. Il mio ottimismo si riduce”.
E dov’è per lei quello che i partiti di maggioranza definiscono il vento di cambiamento?
“Qui sta succedendo qualcosa di gravissimo. Non c’è più quella tensione emotiva che portò grandiosi risultati contro la mafia con tanta determinazione professionale e tanti sacrifici umani, oggi sta diventando un gioco di società a chi sa più cazzeggiare. L’Italia si è assuefatta ai mafiosi”.
Anche il futuro è permissivo con il passato. Angelino Alfano, la promessa del centrodestra, incoraggia Dell’Utri: “Tieni duro e continua a difenderti con grande orgoglio”
“Sappiamo che Berlusconi candida in Parlamento quelli che rischiano la galera. Alfano è soltanto una pedina, lui sta lì per dichiarare ciò che il capo pensa. Il partito lo gestisce Dell’Utri, il fondatore, mica il segretario”.
rapporti
“legalità sempre marzo 12th, 2012 alle 20:53 ”
vorrei sperare che tu abbia sbagliato i rapporti
con questi non ne usciamo più
@ maria rosa:
Grazie a Maria Rosa. Più che il concorso esterno dovrebbe essere rivisto Violante, l’ambiguo pissi pissi (ma quanta confidenziale pacatezza dalle sue labbra bisbiglianti! Fa da pendant con il tasso di bonomia di Bersani!). Ma va pure notata la domanda sempliciotta del giornalista: “Possiamo concluderne che con il calare dell’emergenza mafiosa, la mano torna leggera?” e l’altro prontamente ambiguo: “La mente è più fredda in tutti, anche nei giornalisti e nell’opinione pubblica. Alcuni comportamenti, in sé ambigui, possono essere oggetto di valutazioni diverse”.
Evviva! Quanta saggezza! Quanta sapienza del fenomeno mafioso, tale per cui istintivamente ci identificano all’estero come mafiosi, e non per uno stereotipo, ma perché sanno benissimo che ormai l’Italia intera è pascolo berlusconiano di tutte le mafie!
Seguendo dunque l’andamento del pensiero del giornalista, mi sembra meglio dire:
“Possiamo concluderne che l’arroganza della requisitoria, tendendo alla vanificazione di un reato (che invece si capisce benissimo)
al nobile scopo di meglio descriverlo con delle minute e dettagliate e mirate definizioncine
(il giornalista imperdonabilmente si dimentica di chiederle al Luciano dalla flebile luce, a quel Luciano che, a dire dello stesso giornalista, “ci ha ragionato, forse, più di tutti”),
si rivela mirabilmente utile
a) ad una ennesima prescrizione;
b) ad offrire ai politici il privilegio o la garanzia (una garanzia non si nega a nessuno, figuriamoci a lor signori!)
che il LORO CONCORSO ESTERNO diventa come UN CONCORSO ESTERNO A LORO INSAPUTA ( almeno fino a che Luciano non darà chissà quando alla luce l’orrida minutaglia delle sue descrizioncine atte a inchiodare anche i suoi malcapitati, mafioseggianti colleghi.
Certo che questo intrepido Iacoviello non è uno Iacovo ma uno iello iello! Ogni tanto bisognerebbe avere nella mente, pur fredda, che vi è una antica, consolidata sapienza nel “DIMMI CON CHI VAI E TI DIRò CHI SEI”.
Un saluto a Di Pietro, alla bravissima e paziente Maria Rosa e ai bloggers di buona volontà. Carabellese.
@ Enzo Carraro ( il rosso mandrino ):
Egregio sig. Enzo Carraro, l’On.(politico) Di Pietro riprende la toga di pubblico ministero, perché gli attuali componenti non agiscono con l’indipendenza che caratterizzava quelli di Mani Pulite ; Lei ben prevede che ne otterrà un compenso elettorale, ma che lo faccia con quella sola (reproba) intenzione è soltanto il Suo solito pregiudizio.
diciamo che cosanostrapdl è in rapporto del 80 %
diciamo che cosanostrapd è in rapporto del 60 %
diciamo che cosanostra3polo è in rapporto del 90 %
x cui o la gran parte degli italiani è affiliata alla coppola o siamo di fronte a 1 paese di fessi.
Non escludo che nel breve e medio periodo qualcosa ci farà interrogare sul perché l’Europa si sta armando di tutto punto obbligando la stessa Grecia a farlo nonostante la difficile realtà che sta vivendo – naturalmente l’informazione oltre a non sapere nulla sul tema non prova neanche ad aprirlo, figuriamoci!. Ovviamente noi rimaniamo sempre sul punto: chi governerà il nostro Paese dopo Monti??? – qualche intellettuale affronta il problema come ha sempre fatto, e cioè non dicendo nulla, al massimo se la cavano col dire che nulla sarà come prima, e hanno ragione perché a quel punto saremo stati spogliati anche del diritto di palare. Se qualcuno poteva essere curioso di come sarebbe stato un regime liberista tra un po’ lo vedranno anche i ciechi. Al momento c’è da chiedersi che senso abbia parlare ancora di corruzione e irresponsabilità delle istituzioni, o pensare di lasciare alle lobby partitocratriche il rinnovamento delle classi dirigenti come spesso accade.
Ogni 10 mila abitanti ci vuole un Di Pietro, o un Francesco Barbato, solo ed esclusivamente si può combatte l’illegalità la corruzione, purtroppo siamo nati sotto una bandiera che è la Legalità l’educazione della Costituzione, la cosa che mi sorprende parlano bene ma razzolano male, fanno credere che i buoni sono loro e i cattivi siamo noi come si può fare ad annientarli?
Antonio Cavezza
La pronuncia “sorprendente” della Cassazione, dopo un anno e più di attesa, sulla sentenza d’Appello sul sen. Dell’Utri condannato per concorso esterno con la mafia a 7 anni di carcere, arriva in un momento molto delicato per l’intero sistema dei partiti della cosiddetta 2a repubblica. Non si può fare a meno di questa semplice riflessione, pur tenendo presente che in qualche modo lo sconcertante rinvio ad altro processo di appello determinato dal magistrato Joacoviello, paradossalmente richiede un’ esigente nuova sentenza direttamente conseguente all’eccezionale gravità delle accuse già provate in primo e secondo grado. A questo punto, a parte il rischio nient’affatto tenue della prescrizione, la rilevanza assunta dalle dichiarazioni del pentito Monticciolo sulle connessioni tra mafia e pdl, rilasciate al giudice Chelazzi nel 2001, potrebbe giocare un ruolo molto importante per l’affermazione della giustizia in questo paese “assuefatto”, nonchè della verità politica sull’irresisitibile ascesa di mr.UI (alias mr. B.).
Qui invece di procedere su di una via di una sempre maggiore attenzione e severità contro i reati – mafia – camorra- andrangheta- corona unita, si tenta di abolire reati che tentano di scovare comportamenti illeciti derivanti da contiguità più o meno fumose di colletti bianchi, politici, parapolitici, simil imprenditori o altrimenti detti prenditori.
E’ una vera vergogna!!!!
Spero che questo nuovo governo riesca a reintrodurre il reato di falso in bilancio, la legge anticorruzione e per cambiare argomento vorrei proporre di ABOLIRE in Parlamento il voto segreto, tutti, secondo me, dovrebbero avere la coscienza di votare, di volta in volta, assumendosi la responsabilità del proprio pensiero davanti al Popolo italiano, mettendoci la propria faccia.
Naturalmente ci sono alcune materie per cui necessita il voto segreto, ma per tutto ciò che riguarda la politica in senso stretto, se si è uomini e non quaquaraquà, si deve essere riconoscibili per quello che si è veramente.
Gian Franco Mascoli
@ maria rosa:
Ricordo che sovente finisce in galera il ladro o i ladri e anche il palo che pur non rubando è considerato colpevole alla strgua di chi ha effettuato il furto. Il palo o l’informatore in buona sostanza si possono ,anzi si devono considerare sullo stesso piano e subire una condanna non inferiore.
Gianni
Il denaro contante e la non adeguata tracciabilità, insieme al sistema capitalistico, sono la causa del delinquere in campo economico, sia che lo stesso delinquere appartenga ad organizzazioni criminali o a singoli.
Il virus che accompagna il capitalismo, creato dalla ricerca: di arricchimento, di profitti sempre più speculativi, di appropriazioni illecite e criminose, deve essere combattuto innanzi tutto all’origine.
Ci voglio leggi adeguate che non permettano arricchimenti oltre modeste misure, cosa questa permetterebbe anche di ottenere un maggior equilibrio nella società.
Solo con il superamento del moribondo capitalismo, si riuscirà ad iniziare una “Cooperazione”, che negherà quasi completamente la possibilità di delinquere per motivi di denaro.
Ancora una volta chiedo di leggere il libro 3 in 1, aperto agli interventi dei lettori dal titolo: “La Deriva fallimentare del capitalismo – I dialoghi di Azubevoci – Lumesìn” che potete trovare nella vetrina del sito web:
digitando la 1° parte del titolo e cliccando su cerca.
Potete scaricarlo completo, gratuitamente anche dal sito web:
@ Amarcord marzo 12th, 2012 alle 13:22
scrivi ancora
dobbiamo aspettare che il filippino abbia imparato a leggere l’italiano e poi tutto si risolve
ciao, chiama anche Mario Ricca, Mario G.B., Moretti, e tutti gli altri
Il blog è cambiato non c’è piu’ la stessa atmosfera e in molti lo hanno abbandonato, spiace molto non leggere piu’ nick abituali e veterani del blog, che avevano molte cose interessanti da dire. Io stesso ho provato a scrivere, memore dello spirito di un tempo ma i miei posts sebbene magari scomodi non sono stati pubblicati eppure non contenevano:
1. messaggi pubblicitari
2. messaggi con linguaggio offensivo
3. turpiloquio
4. non avevano un contenuto razzista o sessista
5. NON violavano le leggi italiane
6. NON istigavano alla violenza
7. NON erano diffamatori verso chiunque ma soprattutto verso Di Pietro
Pero’ sono passati posts esclusivamente personali che nulla avevano a che fare con il contenuto del blog, alla faccia della democrazia.
Siamo passati dal turpiloquio gratuito di cui NESSUNO si interessava, nonostante le numerose segnalazioni, all’estremo.
PROPONGO UNO SCIOPERO AD OLTRANZA.
si e anche troppi evadono le tasse…bisogna chiudere i negozi agli evasori…
perché
“E se in una banale chiaccherata al bar mi lascio scappare che Berlusconi è un mafioso perchè mi guardano come se fossi un pericoloso sovversivo?
E perchè dicono che i cittadini della Val Susa sono dei terroristi?
E gli operai della FIOM dei lavativi?”
ppbovio marzo 12th, 2012 alle 10:54
perché votano per lui e sono uguali a lui
perchè la linea non passa da loro che farebbero il diavolo a quattro con convegni conferenze assemblee trasmissioni tv spazzatura
e stanno dalla parte a cui hanno dato il voto che ha interesse a realizzare l’opera per l’affare
perché non sono mai stati a lavorare da dipendenti e men che meno hanno lavorato in catena con i tempi che sono sempre più tirati.
qui a BG c’è la Brembo di bombassei che ha aumentato il fatturato del 16%. ho un amico che lavora alle macchine a controllo numerico e quando torna a casa è stravolto.
@ Patrizia B. marzo 12th, 2012 alle 11:27
quante cose vere che una persona normale capisce al volo
però quanti sono quelli che non capiscono mai?