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Questo governo, che sta in piedi solo perché Berlusconi glielo permette, si prepara a fare quel che Berlusconi non era mai riuscito a fare: una legge contro le intercettazioni. Imbavaglierà la stampa, toglierà alla magistratura l’arma principale per combattere la corruzione, terrà i cittadini all’oscuro sulle malefatte dei politici. Così saranno tutti contenti: occhio non vede, cuore non duole. Più felici e grati di tutti saranno i corrotti e i mafiosi. Non avranno più niente da temere.
Questo scempio si potrà compiere grazie a una pressoché totale complicità da parte della politica e dei mezzi d’informazione. I leader e le testate che giustamente insorgevano quando il governo di Berlusconi minacciava il blitz, oggi che ad annunciarlo è Monti guardano dall’altra parte. Questo comportamento ha un nome preciso: si chiama omertà.
Che fosse o meno nelle sue intenzioni, la spinta per questo arrembaggio finale contro la magistratura e contro la libertà di informazione l’ha data il Presidente della Repubblica con la sua decisione di sollevare il conflitto di attribuzione contro i magistrati che indagano su una delle pagine più torbide e oscure nella storia dei rapporti inconfessabili tra lo Stato e la mafia.
Ieri su Repubblica, uno dei giornali che per le critiche mosse a Napolitano ha trattato noi dell’Italia dei Valori (e me Antonio Di Pietro personalmente), come irresponsabili ed eversori, è uscito un lucidissimo articolo firmato dal costituzionalista Gustavo Zagrebelsky che spiega nei dettagli come e perchè quell’iniziativa del capo dello Stato sia stata sbagliatissima da tutti i punti di vista, e abbia delegittimato i magistrati impegnati in una delicatissima inchiesta. Sono, come si può facilmente verificare, gli stessi argomenti che avevo adoperato io. Sono contento, quindi, di non passare più per teppista e provocatore.
Ma non basta riconoscere che il Colle ha sbagliato, ora che la frittata è stata fatta.
Bisogna impedire che il governo parta da quell’errore, come ha fatto ieri Monti nella sua inqualificabile intervista, per portare ai corrotti lo scalpo delle intercettazioni. Per questo io chiedo solennemente a tutti i partiti e a tutte le testate che avevano preso posizione contro le leggi bavaglio di non inchinarsi al ricatto di Monti e di avere il coraggio e la dignità di dire no anche a questo governo come lo dicevano a quello di Berlusconi.
Carta canta. Non ci vuole niente a rintracciare le loro argomentazioni contro le leggi bavaglio e a ripubblicare i loro infiammati articoli. Se oggi vogliono “voltare gabbana” dovranno almeno spiegare ai loro elettori e ai loro lettori che cosa è cambiato oltre al nome dell’inquilino di palazzo Chigi.
chiarezza
“Dopo anni che vi osserviamo difendere coloro che dovreste arrestare e dopo molti episodi come il G8 di Genova o la TAV della Valsusa, non siete più credibili: se volete un cambiamento di questa situazione, fatevelo, per favore, ma non cercate, dopo essere stati “fascisti” tutta la vita, di fingervi “partigiani” dopo il 25 aprile 1945.
Spero di essermi spiegato con onestà intellettuale e chiarezza.”
Max Stirner agosto 19th, 2012 alle 22:14
il problema è sempre lo stesso
nord sud
italiani tedeschi
destra sinistra
bianchi e neri
cittadini e poliziotti
ma buoni e cattivi mai
@ francesco:
scusa Francesco, ma quando dici che “qui si mette veramente male”, hai dimenticato di dire “PER CHI”?
Sì, perché fino ad ora, ogni volta che i cittadini che vi pagano lo stipendio hanno avuto qualche rivendicazione per avere un posto di lavoro, oppure un aumento di stipendio, oppure altre questioni fondamentali per la vita civile di una società, hanno sempre trovato “le forze dell’ordine” a spaccare loro la testa”. Da questo si dovrebbe supporre che ancora una volta si dovrebbe mettere male per i cittadini che vi pagano gli stipendi per andare a fare la guardia del corpo a coloro che ci hanno portato alla miseria.
Difficile da capire? Vorreste ora mettervi a sostenere la parte di quelli che sono dalla parte del popolo? Quando ve ne sareste accorti di essere dalla nostra parte? Noi ancora non lo abbiamo capito e come cittadino, quando intravvedo, anche da lontano, una vostra divisa, io cerco di evitarvi: nella migliore delle ipotesi, voi fate paura ai cittadini, nella peggiore provocate disprezzo.
Dopo anni che vi osserviamo difendere coloro che dovreste arrestare e dopo molti episodi come il G8 di Genova o la TAV della Valsusa, non siete più credibili: se volete un cambiamento di questa situazione, fatevelo, per favore, ma non cercate, dopo essere stati “fascisti” tutta la vita, di fingervi “partigiani” dopo il 25 aprile 1945.
Spero di essermi spiegato con onestà intellettuale e chiarezza.