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Non passa giorno senza che venga scoperchiato un altro verminaio. E’ chiaro che da anni un’intera Casta di profittatori si ingrassa a spese dei cittadini onesti. Sotto la voce “costi della politica”, quelli che pagano i contribuenti, la Casta ci ha messo tutti i suoi lussi e le sue spese pazze.
Negli enti locali la situazione sembra essere ancora peggiore rispetto a quanto avviene a livello centrale. Per questo mi stanno bene le misure messe in cantiere da Monti per i tagli ai costi della politica a Regioni e a enti locali, ma bisogna fare di più. È necessario dare un segnale forte anche rispetto ai privilegi dei parlamentari, abolendo la diaria e tagliando completamente il finanziamento pubblico ai partiti. Questo è il nostro impegno concreto con i due quesiti referendari anti-Casta sui quali cominceremo la raccolta delle firme il 13 ottobre.
Del resto è stato lo stesso Monti a varare l’attuale legge che non mette in atto un reale risparmio, ma legalizza finanziamenti sottobanco ai partiti, meglio definiti come tangenti, che sono ritenuti un cancro per la politica italiana. E la maggioranza che lo sostiene non sembra avere nessuna intenzione di abolire la diaria parlamentare: l’ennesima prebenda che arricchisce deputati e senatori e che grava sui contribuenti.
La prova provata che questi signori non hanno nessuna reale intenzione di tagliare veramente i loro privilegi ci sarà la settimana prossima, quando noi dell’IdV proporremo due proposte di legge che ricalcano i due quesiti referendari anti-Casta. Allora vedremo chi ama riempirsi la bocca di belle parole, ma non fa nulla per eliminare le prebende e gli sprechi, e chi, come noi dell’IdV, pensa prioritariamente al bene del Paese e degli italiani.
A me questa situazione ricorda ogni giorno di più quella del 1992. Anche allora ogni filo di corruzione portava a un altro filo, vicino a un focolaio di infezione ne scoprivamo subito un altro e poi un altro ancora e così, comprensibilmente, i cittadini avevano perso ogni fiducia in una classe politica sommersa dal discredito.
Voglio dire chiaramente che questa somiglianza mi preoccupa molto. Allora un furbastro che disponeva di moltissimi mezzi e di amicizie potenti riuscì a prendere in giro tutto il Paese. Pur essendo figlio di quel sistema corrotto, al quale doveva tutte le sue fortune, si presentò come il portabandiera della novità. Cavalcò l’onda del disprezzo verso i politici, raggiunse il potere e fu come avere messo la volpe a guardia del pollaio.
Berlusconi ha costruito questo sistema che è ancora più marcio di quello di Tangentopoli, ma non dobbiamo dimenticare che ci è riuscito perché ha sfruttato con l’inganno la voglia di rinnovamento e lo schifo per i politicanti che c’era allora come c’è oggi.
Io ho paura che succeda di nuovo. Vedo che tanta gente dice e pensa: “Meglio che a comandare ci vada uno che con la politica non c’entra niente, che è migliore dei politici perché è un tecnico, oppure perché è più giovane”. Me li ricordo uno per uno questi discorsi: sono quelli che hanno portato al potere Berlusconi.
Allora se è vero come è vero che la Casta deve mettere giù le sue mani dalle istituzioni, che ha usato solo per il proprio comodo, è anche vero che non basta essere un tecnico oppure più giovane per essere meglio di quelli che sono al potere. Tante volte, come abbiamo visto in questi vent’anni, si può essere persino peggio.
L’ho affermato a Vasto: se uno dice che gli piacciono i metodi e le politiche di Marchionne è vecchissimo pure se ha vent’anni. Così se uno è un tecnico, ma fa aumentare per la quarta volta consecutiva luce e gas e impone, di fatto, un’altra tassa di 500 euro l’anno per le famiglie italiane, se porta la disoccupazione alle stelle e non riesce a far uscire il Paese dalla recessione, se non nelle favole che racconta, allora va malissimo lo stesso, tecnico o non tecnico.
Bisogna che al governo ci vada una coalizione di gente che non fa politica pensando ai propri vantaggi, ma bisogna che ci vada qualcuno con un programma che funzioni per tutti e non solo per i privilegiati. E’ la doppia sfida con cui noi dell’Italia dei Valori ci accingiamo ad affrontare i prossimi mesi, che saranno fondamentali per il futuro di questo Paese.
Belle parole, ma me lo trovi lei un gruppo di persone (ne servono non meno di mille tra vertici e dirigenti seri da sostituire l’attuale stuolo di servi fedeli) che abbia le caratteristiche da lei richieste. Nel mondo politico non cen ne sono perchè ormai tutti hanno sentito l’odore del denaro e dei privilegi e quindi avranno solo quegli obiettivi. Il suoi movimento non è esente. Poi lei nomina sempre Vasto. Direi che ormai è aria strafritta ed è il proporre una soluzione che non è una soluzione ma la stessa minestra con altro colore. Sino ache la gente non scende in piazza con i bastoni e tutti i politici, presi dalla paura scappano, non si uscirà da questa situazione. La gente deve difendersi da sola non può e non deve contare su una casta che ormai è puzzolente. Tutti parlano di buone intenzioni, a partire dal Presidente Napolitano, ma nessuno fa nulla per cambiare la situazione e con le parole e le raccomandazioni non si fa nulla. Tutti i poteri dello Stato sono coinvolti. Che ci sta a fare la Corte dei Conti se poi succede quello che è davanti a tutti? Per chi parla il prediente della Corte? C’è bisogno di lui che si scomodi e che vada in parlkamento a dire quello che tutti già sanno, che vedono o che lo hanno provato sulle loro spalle? Abbia almeno il buon gusto di tacere! Ripeto, ho avuto modo di esporre casi allucinanti alla Procura della Corte dei Conti per la Liguria e non è successo nulla! Ho dato la pappa fatta, con dimostrazione di spese folli per consulenze (quasi un milione di € per un comune di meno di mille abitanti), tra l’altro tutte spese non legittime dal punto di vista della legge sulla trasparenza, ma non si è mosso nulla, acqua fresca!
Ecco perchè affermo che non è dalle istituzioni che può avvenire la riscossa di questo Paese. Se non ci fossero le spese folli della politica, la corruzione e l’evasione, l’Italia non avrebbe problemi di pareggio del bilancio, avrebbe un disavanzo.
da http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie/201210021236-ipp-rt10119-fiorito_in_carcere_per_peculato_il_gip_ha_movimentato_6_mln
“Il caso Fiorito ha generato un danno molto forte all’immagine del Pdl, che comunque e’ legata a tanti amministratori che svolgono il loro compito con serieta’”. Questa l’opinione di Maria Stella Gelmini,”
Questa è la prova che anche la Gelmini ha visto Report e, come me, sa distinguere i galantuomini dai traffichini.
voglio fare un appello a tutti i compagni di SEL affinchè sproniate il vostro leader Niki Vendola ad abbandonare la frenetica rincorsa nei confronti della neo democrazia cristiana (pd, udc, api) e riprendere a costruire insieme agli altri partiti della sinistra (federazione della sinistra, verdi etc) a italia dei valori, movimento5 stelle, una vera forza di sinistra innovativa ( vedi Siriza, la nuova formazione di sinistra greca che è passata in pochi mesi dal 2% al 30%) in grado di raggiungere risultati significativi tali da permetterle di diventare una reale forza di governo.
@ GIAN CARLO:
La credibilità del nostro partito passa dalla trasparenza dei comportamenti e dalla coerenza dei fatti con i Valori fondanti.
Sig. Gian Carlo
Lei scrive
” La credibilita’ del nostro partito ”
Mi sono perso qualche cosa ?
Da quando l`IDV e’ il suo partito ?
..Alla..CORTE dei CONTI.!
Ma quanto spendiamo..e..
quanti sono..??
2. Il personale di magistratura e di Avvocatura dello Stato
……..
2.1. La consistenza
Il personale in servizio al 31 dicembre 2010, pari a 10.195 unità, registra un
decremento del 2,7% rispetto al 2009, per effetto di anticipate cessazioni dal servizio
per quiescenza assolutamente superiori alla media degli anni precedenti.
Rispetto alla dotazione organica le scoperture raggiungono le 1.514 unità, con una
percentuale totale di scopertura pari al 13%. Le carenze di personale interessano,
percentualmente, in particolare la Corte dei conti (circa il 30% della dotazione
organica), il complesso TAR/Consiglio di Stato (il 15%), la Magistratura ordinaria (il
12%).
Su una copertura di organico di 10.195 unità complessive, le donne rappresentano,
nel 2010, il 43% (4.399 unità), in leggero incremento rispetto al medesimo dato del
2009 (41%)…..
2.2. La spesa
Rispetto al 2008 la spesa complessiva lorda per retribuzioni si è incrementata del
4% nel 2010 e del 3,3% rispetto al 2009 in linea con gli incrementi retributivi
riconosciuti fino al 2010.
La spesa per trattamento retributivo fisso (1,3 milioni circa) rappresenta il 90%
del totale delle retribuzioni lorde (1,4 milioni). Le competenze accessorie
rappresentano, invece, il 10% della spesa complessiva e si riconducono praticamente
alla sola indennità giudiziaria prevista dalla legge n. 27/1981 e n. 425/1984, correlata
all’esercizio effettivo delle funzioni e determinata in misura fissa per tutto il personale
di magistratura.
La retribuzione annua pro capite nel triennio 2008/2010 si è incrementata del 5%,
in riduzione rispetto al triennio precedente (2007-2009), in cui l’aumento era stato del
9%.
..http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sezioni_riunite/sezioni_riunite_in_sede_di_controllo/2012/delibera_13_2012_contr_cl.pdf
…né troppi ..né pochi…se servissero veramente a qualcosa..!?
lewisaugel34
@Alberto Ragazzi
ottobre 1st, 2012 alle 16:09
controllo
” … Ora che lo scandalo è scoppiato e si scoprono cose vergognose e impensabili mi chiedo perché nessuno se ne è accorto e in particolare la Corte dei Conti che tra le varie funzioni dovrebbe effettuare un controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e della pubblica amministrazione … ”
Sante Marafini ottobre 1st, 2012 alle 13:26
@Sante,
hai provato ad aprire la porta della stanza della Corte per vedere chi c’è dentro ?
ciao
??????????
La normativa sulla C O R T E . . D E I . . C O N T I è frammentata, ricordiamo in particolare il t.u. relativo al R.D. 12 luglio 1934, n. 1214 integrato dal Decreto legge 15 novembre 1993, n. 453 (convertito, con modificazioni, in legge 14 gennaio 1994, n. 19) e dalla Legge 14 gennaio 1994, n. 20 nonché dalla Legge 20 dicembre 1996, n. 639. Modifiche sono state introdotte anche dalla legge 205 del 2000.
…..Riferimenti normativi
Costituzione della Repubblica Italiana
Legge 14 gennaio 1994, n. 20
Decreto legge 15 novembre 1993, n. 453
Composizione per le funzioni di controllo
Le articolazioni della Corte dei conti in sede di controllo sono:
la Sezione Controllo Stato: svolge i suoi compiti ai sensi della legge n. 20 del 1994, modificata dalla legge n. 639 del 1996, e seguendo i criteri indicati dalle Sezioni Riunite secondo un doppio filo conduttore: la verifica di legittimità e la verifica di efficienza-efficacia-economicità. La Sezione si articola in quattro collegi, uno per il controllo sugli atti, uno per il controllo sulla gestione delle entrate, e due per il controllo sulla gestione delle spese.
la Sezione di Controllo Enti sovvenzionati dallo Stato: continua ad operare ai sensi della legge n. 259 del 1958, anche a seguito della imponente privatizzazione degli anni novanta, controllando la gestione complessiva degli Enti pubblici e privati che ricevono contributi dallo Stato, rilevandone gli squilibri gestionali specie in materia di appalti, di aiuti statali e di concorrenza.
la Sezione di Controllo Autonomie estende il suo controllo in particolare sui progetti di opere pubbliche finanziate dalla Cassa Depositi e Prestiti, sui progetti cofinanziati dalla Comunità Europea, sui parcheggi finanziati ai sensi della legge n. 122 del 1989, e sulla gestione diretta o indiretta da parte degli enti locali di alcuni servizi pubblici (piscine, ecc.).
la Sezione controllo Affari comunitari e internazionali, nuovo organo collegiale istituto ai sensi della legge n. 20 del 1994, che svolge un controllo successivo di tipo diffuso e un controllo di tipo specifico (controllo-referto), al fine di riferire al Parlamento italiano ed ai Consigli Regionali sui programmi nazionali che utilizzano fondi comunitari.
Le Sezioni Riunite hanno competenza a definire per ogni semestre dell’anno i criteri generali e gli indirizzi di coordinamento per il controllo successivo sulla gestione del bilancio dello Stato e ad emettere il giudizio di parificazione del rendiconto generale dello Stato.
Funzioni
Come visto la Corte dei conti è un organo polifunzionale.
Notevole importanza riveste la funzione giurisdizionale nel campo dell’amministrazione pubblica. La Corte dei Conti è infatti giudice speciale amministrativo previsto dall’art. 103 della Costituzione. In tale veste ha giurisdizione nelle materie della contabilità pubblica e nelle altre materie previste dalla legge.
La Corte dei Conti è chiamata a decidere in merito alle controversie in materia di contabilità pubblica ed in particolare alle azioni di responsabilità amministrativa nei confronti dei pubblici dipendenti e dei pubblici amministratori, nonché degli amministratori e funzionari delle società sotto il controllo pubblico, e riguardo al contenzioso pensionistico.
La Corte dei Conti effettua un controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e della pubblica amministrazione, ed un controllo di gestione a consuntivo sui bilanci dello stato, delle amministrazioni pubbliche e di quegli enti per i quali lo stato contribuisce alla gestione ordinaria.
Le funzioni di controllo della Corte sono estese alle amministrazioni decentrate dello stato (Regioni, province e comuni), al fine di garantire i vincoli di stabilità interni all’Italia e quelli derivanti dall’appartenenza alla Comunità Europea.
Anche per i controlli sulle amministrazioni locali, il controllo è sia preventivo, sulla legittimità degli atti, che consuntivo, sui risultati della gestione finanziaria. In questo caso le Sezioni decentrate della Corte riferiscono ai Consigli degli enti interessati.
La Corte svolge le sue funzioni consultive predisponendo pareri e referenti, quando è chiamata a riferire direttamente alle Camere sul risultato dei controlli.
La Corte dei Conti svolge il ruolo di magistratura contabile della pubblica amministrazione. In sede di controllo, con la forza di un titolo esecutivo può modificare, sospendere, annullare provvedimenti di altri organi dello Stato per una insufficiente copertura finanziaria o per l’impiego non ottimale delle risorse pubbliche…
….Breve storia della Corte dei conti
La Corte dei conti fu istituita agli albori dello Stato unitario (legge 14 agosto 1862, n. 800), perchè vigilasse sulle amministrazioni dello Stato, così da prevenire ed impedire sperperi e cattive gestioni.
In questa funzione, la Corte dei conti assunse la veste di una “magistratura”, essendo emersa – secondo la storica affermazione di Camillo Benso conte di Cavour – la “assoluta necessità di concentrare il controllo preventivo e consuntivo in un magistrato inamovibile”.
Le linee fondamentali del suo ordinamento sono state fissate nel testo unico approvato con regio decreto 12 luglio 1934, n. 1214. Nel corso degli anni successivi all’entrata in vigore della Costituzione repubblicana sono intervenute profonde trasformazioni nell’organizzazione e nelle funzioni amministrative (moltiplicazione degli enti, creazione di autorità amministrative indipendenti, privatizzazione di funzioni e di imprese pubbliche), le quali hanno interessato anche gli assetti finanziari e di spesa (basti pensare all’introduzione della legge finanziaria e alle riforme del bilancio intervenute nel 1978, nel 1988 e, recentemente, con la legge n. 94 del 3 aprile 1997), incidendo fortemente sui compiti dell’Istituto.
Ad esso è stato, ed è richiesto, quindi un grande sforzo di adeguamento ed ammodernamento – tutt’altro che concluso – per soddisfare la crescente “domanda” sia di controlli efficienti, sia di un puntuale esercizio della giurisdizione di responsabilità; ciò al fine di accrescere la trasparenza dell’amministrazione, di assicurare la corretta gestione delle pubbliche risorse, di elevare la qualità dei servizi che l’amministrazione rende ai cittadini.
..ecc….ecc…é..tutto da ridere e da ..VOMITARE.!
I Presidenti della Corte dei conti..a cui abbiamo dato..LAUTE..PREBENDE..da…150..ANNI!
Giampaolino Luigi, ..attualmente in carica dal…2010
Lazzaro Tullio, dal 7-2-2007 al 30-6-2010
Staderini prof. Francesco,
Sernia Francesco,
Carbone Giuseppe,
Pietranera Erminio,
Pirrami Traversari Silvio,
Costa Ettore,
Tempesta Gaetano,
Campbell Eugenio,
Cataldi prof.Giuseppe,
Greco Eduardo,
Rossano Raffaele,
Carbone Ferdinando,
Rossi Passavanti Conte prof. Elia,
Ingrosso prof. Gustavo,
Gasperini Conte Gino,
Peano Camillo,
Bernardi Paolo,
Tami Antonio,
Di Broglio Conte Ernesto
Finali Gaspare,
Duchoquè-Lambardi Augusto,
Colla Federico, dal 11-9-1862 al 22-4-1865
e..in..Italia ..HANNO SEMPRE..RUBATO..gli AMMINISTRATORI.!
lewisaugel34
@ Alberto Ragazzi:
Sante,
hai provato ad aprire la porta della stanza della Corte per vedere chi c’è dentro ?
ciao
Alberto, sicuramente gente che dormicchia e si mette in cattedra periodicamente con relazioni e interviste, bacchettando a destra e a manca, denunciando una corruzione di 60 miliardi di euro quando poi le condanne inflitte dalla Corte ammontano a soli 75 milioni nel 2011.
Lo ripeto ha poteri che non esercita per i motivi facilmente intuibili. In sostanza è un carrozzone quasi inutile se i risultati sono quelli che ho riportato sopra.
La Corte dei Conti è un organo con funzioni importantissime e capillari, con strutture costose e gigantesche al pari di altri organi fondamentali dello Stato. E con poteri che andrebbero esercitati. La Corte è presente in forze a livello centrale e in tutte le realtà locali, persino nelle Regioni autonome attraverso sezioni speciali.
Tra le sue tante funzioni di controllo e giurisdizionali, c’è quella di magistratura contabile della pubblica amministrazione. Nel momento in cui la Corte svolge controlli preventivi, può modificare, sospendere oppure annullare provvedimenti di altri organi dello Stato, causa una insufficiente copertura finanziaria o un impiego non ottimale delle risorse pubbliche.
E lo può fare con titolo esecutivo.
Non lo fa, per cui avessero la decenza di stare zitti e non meravigliarsi di quello che accade “a loro insaputa”.
Ciao.
Indubbiamente. Ma il brutto di questo decaduto paese è che ci sono troppi, a tutti i livelli, che non solo non fanno il lavoro che sono pagati per fare (e in certi casi questo non è neanche un male, perché dubito che sarebbero capaci di farlo, visto che sono ben altre le competenze per cui sono arrivati a ricoprire certe cariche), ma hanno l’ardire di fare altro.
la soluzione
siamo arrivati al punto che non si capisce più niente
ognuno di noi pensa ad una soluzione adeguata per rimettere l’Italia sui binari giusti
e tante soluzioni sarebbero traumatiche per molti
ci dimentichiamo che spesso la soluzione migliore è la più semplice
abbiamo un voto da dare
propagandiamo il voto, chiamiamo tutti a raccolta
solo insieme potremo ripulire l’Italia
e una volta fatto potremo dire:
“quel giorno c’ero anch’io”
ma questi milanesi e lombardi quando finiranno di rompere?che sfoggio di ignoranza, speriamo che in futuro siano ridimensionati.
dopo squinzi
” … Domani chissà quali altri papaveri ci faranno sapere se il Neosalvatore delle Banche bis va bene purché legittimato dal voto, va bene anche se non legittimato, non va bene, va così così.”
Gian Carlo ottobre 1st, 2012 alle 15:08
vuoi dire che tutti nascondono che chi governa non è monti e che monti sta lì per il supporto del pd di bersani, senza il quale monti sarebbe già caduto
si capisce che lo pubblicizzano per poter continuare ad approppriarsi di tutto, anche dopo il 2013
ciao
controllo
” … Ora che lo scandalo è scoppiato e si scoprono cose vergognose e impensabili mi chiedo perché nessuno se ne è accorto e in particolare la Corte dei Conti che tra le varie funzioni dovrebbe effettuare un controllo preventivo di legittimità sugli atti del Governo e della pubblica amministrazione … ”
Sante Marafini ottobre 1st, 2012 alle 13:26
Sante,
hai provato ad aprire la porta della stanza della Corte per vedere chi c’è dentro ?
ciao
Monti è un fascista come bossi e come berlusconi,tutti vecchi nostalgici se a breve non se ne vanno sono prossimi a morire,aprezzo di pietro per l’opposizione intransigente a questo governo di pazzi crudeli.
Spero nelle elezioni di aprile un 60 di PD voglio vedere dove si sistemano questi ignoranti che compongono la destra italiana tutta gente da arrestare.Comunque monti tanto per cambiare ha dei precedenti per falso in bilancio e molestie sessuali.
Inps, Enpals e Inpdap (dirigenti pubblici). Ovverossia, l’ultimo atto di un sopruso di Stato.
Si assiste allibiti alle ultime scene della conseguenza dovuta alle migliaia e migliaia di palesi azioni predatorie di uno Stato che, governato ininterrottamente per decenni da parassiti e da inetti e da ingordi, è finalmente arrivato alla fine della sua infame corsa dello spendi e spandi e arraffa. Le casse sono vuote ed il paese è stato indebitato fino all’inverosimile.
Dopo aver saccheggiato i fondi del TFR di chi ha lavorato per una vita; dopo aver ridotto le pensioni a qualcosa di leggermente più dignitoso di una semplice dazione caritativa (2 su 3 percepiscono meno di 1000 euro: la media pare si aggiri sugli 800 euro); dopo aver sconvolto il sistema previdenziale e pensionistico, annullando di fatto quelle formule di calcolo che avrebbero garantito una vita dignitosa ai contribuenti dopo una vita di lavoro; dopo aver causato non si sa quanti “esodati”; dopo aver ulteriormente ridotto il loro tenore di vita con inflazioni annuali da capogiro e mancati aumenti (al passo dell’inflazione, appunto) e permesso che ladri e gangsters della finanza raddoppiassero i prezzi all’introduzione dell’euro e quant’altro,
questi qua si sono accorti che non ci sono più soldi per pagare le pensioni ai dirigenti (managers) pubblici, anzi c’è chi parla di 5 mld di deficit, chi di 10 mld di deficit. I notiziari parlano di 5mld di deficit creatosi solo nel budget per il 2012. Ovviamente, verrà appianato con il surplus dell’Inps. E poi? Ah, sì! Nel 2013 chissà chi ci sarà al governo, s’arrangeranno loro!
Ora, ovviamente ci saranno dirigenti pubblici che si saranno guadagnati una bella pensioncina con il loro lavoro onesto e capace e dignitoso: buon per loro.
Ma come la mettiamo con quella marea di pensioni doppie / triple; con quella moltitudine che percepisce dei 30 / 40 mila euro AL MESE!!! Con quella gente che ancora va in pensione col sistema retributivo, in barba alla falcidia operata nel settore dei contribuenti INPS? Per non parlare di questa numericamente VERGOGNOSA marea di “posti” “da dirigente in carriera” nel settore statale e parastatale, che NON SI VUOLE ASSOLUTAMENTE TOCCARE e che è andato / andrà in pensione dopo pochi anni di arduo “lavoro”? QUELLA SIMBIOSI fra STATALISMO-PARTITI-BUROCRAZIA che serve per “parcheggiare” i propri valvassini di fede partitica/familiare, MA il cui stipendio viene sottratto dalle tasse che paga pantalone?