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Mario Monti è uno di quei professori severi con gli altri e molto indulgenti con se stessi.
Ieri si è promosso da solo a pieni voti e ha raccontato che, grazie al suo governo, l’Italia è uscita dalla crisi. O mente o delira, e tra le due non si sa quale sia peggio.
Un anno di cura Monti non ha guarito l’Italia. L’ha quasi ammazzata. Ma lasciamo che parlino le cifre, che a un tecnico come lui dovrebbero piacere e, chissà perché, invece non le cita mai.
Il debito pubblico è arrivato al massimo storico di 1995 miliardi di euro. Solo nell’ultimo mese è salito di 19,51 miliardi. Da quando c’è Monti, addirittura, di 80,75 miliardi: 252,34 milioni di euro al giorno. Significa che Monti non ha fatto meglio ma persino peggio di Berlusconi. Nell’anno precedente, infatti, il debito era cresciuto di 44,52 miliardi di euro: 121,97 milioni al giorno. Circa la metà di quel che ha combinato il professore.
Quando il governo tecnico si è insediato l’Italia era in conclamata recessione e il Pil aveva registrato, per il 2011, un -0,7%. Ora, mentre Monti afferma che siamo fuori dalla crisi, il Pil sta molto peggio, vale a dire a -2,4%, e il debito ammonta al 126,26% del Pil medesimo. Un disastro.
Anche la disoccupazione ha raggiunto il massimo storico, con un tasso del 10,9% che, secondo tutte le stime, peggiorerà ulteriormente nei prossimi mesi. Rispetto ai tempi duri, prima che arrivassero i professori con le loro cure, i disoccupati sono aumentati del 2%. E’ un quadro catastrofico, ma tra i giovani la situazione è peggiore: uno su tre non ha lavoro. E, grazie al ministro Fornero, l’aumento è addirittura del 4,5% in più di giovani disoccupati.
Parliamo, naturalmente, di disoccupati ‘ufficiali’. Se si tiene conto di quelli che il lavoro nemmeno lo cercano più e di quelli che lavorano sì, ma solo qualche giorno al mese, le cifre salgono parecchio.
Al momento le ore di cassa integrazione nell’anno di Monti, Passera e Fornero sono state 900 milioni ma, per la fine dell’anno, supereranno il miliardo. Di conseguenza non c’è da stupirsi se la gente compra poco e niente e i consumi precipitano avvitando più che mai la recessione: -4,2%.
Il tutto senza contare le tasse nazionali e locali, l’Imu e gli aumenti continui di luce, gas e benzina.
Lo spread, nonostante gli interventi continui della Bce a sostegno dei nostri titoli di Stato, è rimasto altissimo. In questi giorni sta fra i 350 e i 360 punti, ma è bene ricordare che era arrivato di nuovo ben oltre i 400 punti, fino a quando non è intervenuto il solito Mario, non Monti ma Draghi, a metterci una pezza.
Questi sono i dati e la conclusione si impone da sé.
Questi non sono professori brillanti ma ragionieri (con tutto il rispetto per i ragionieri) che hanno già combinato immensi disastri e se dovesse riuscire la manovra torbida per lasciarli al potere, anche dopo le elezioni, per l’Italia sarebbe la rovina.
Ci vuole una coalizione che voglia governare per cambiare strada e salvare davvero l’Italia e anche gli italiani. E’ quella la coalizione di cui noi dell’Italia dei Valori vogliamo fare parte.
on.le Di Pietro,
glielo segnalavo nel ’94 invano: Lei si è fidato troppo del carrozzone dell’ex PDS che è vero che fosse un po’ meno corrotto delle uscenti formazioni classiche della prima repubblica, ma un po’ meno non vuol dire che non lo fosse anch’esso.
E ora si vedono i risultati.
Si sperava nella sua intransigenza a 360° che invece è mancata.
Oggi poi le armi utili gliele hanno spuntate, per cui l’intransigenza non avrebbe più i mezzi.
La via d’uscita qual’è adesso? Non lo so di preciso. So solo che la logica dei grandi poteri plutocratici in tutte le epoche vince sempre finchè non si decide di capirla bene e non si determina di destituirla.
L’ALTRO GIORNO CAMMINANDO PER STRADA HO SENTITO DELLE PERSONE ANZIANE CHE PARLAVANO DI POLITICA E DICEVANO DELLE CASE DI ANTONIO DI PIETRO. MI SONO ACCOSTATO E GENTILMENTE HO CHIESTO LORO SE SAPEVANO CHE COSA ERANO LE PARTICELLE CATASTALI DI UN TERRENO E NESSUNO DEI 4 ANZIANI MI HA SAPUTO RISPONDERE. VOLEVO VEDERE SE CONOSCEVANO LA DIFFERENZA TRA 46 PARTICELLE CATASTALI E 46 IMMOBILI. PURTROPPO PARLANO SENZA SAPERE, SENZA INFORMARSI, NON SANNO NULLA DELLE LEGGI CHE FANNO I NOSTRI PARLAMENTARI. SE GLI DOMANDI CHE COSA FA’ IL PARLAMENTO? L’UNICA COSA CHE TI SANNO RISPONDERE E’: “RUBANO” SE INVECE GLI DOMANDI DELLA LORO SQUADRA DEL CUORE SANNO TUTTO, MA NON CAPISCONO CHE LORO SONO DEI PENSIONATI CON LA PENSIONE AL MINIMO CHE ACCLAMANO I CALCIATORI CHE OLTRE A PRENDERE MILIONI DI EURO DI COMPENSO SONO MESSI LI’ CON LA FUNZIONE DELL’OPPIO DEI POPOLI DAI POTENTI DI TURNO. IO SONO UN BATTITORE LIBERO, NEL SENSO CHE NON SONO ISCRITTO A NESSUN PARTITO, MA IN QUESTO CASO DEVO AMMETTERE CHE NEI CONFRONTI DI DI PIETRO C’E’ STATO UN VERO CHILLERAGGIO MEDIATICO-POLITICO. INFATTI, E’ VERAMENTE STRUMENTALE FAR PASSARE PER CASE QUELLE CHE IN REALTA’ SONO LE DENOMINAZIONI CATASTALI DI UN UNICO TERRENO PER GIUNTA EREDITATO DALLA SUA FAMIGLIA. LE ALTRE 3 CASE DI ANTONIO DI PIETRO E LE 5 DELLA SIGNORA DI PIETRO (DI PROFESSIONE AVVOCATO) E LE 2 INTESTATE AI PROPRI FIGLI, SONO STATE PAGATE CON UNA PARTE DI EREDITA’ DI UNA VECCHIA CONTESSA CHE AMMIRAVA DI PIETRO COME PUBBLICO MINISTERO NEL PERIODO DI MANI PULITE E CON TUTTE LE CAUSE CHE DI PIETRO HA VINTO CON UN RISARCIMENTO DI SVARIATI MILIONI DI EURO DALLA FAMOSA CRICCA BERLUSCONIANA SOCIAL DEMOCRISTIANA SENZA COMMETTERE NESSUN REATO. ASPETTO CON ANSIA CHE REPORT CI FACCIA SAPERE TUTTE LE PROPRIETA’ DI BERLUSCONI E DI TUTTI I POLITICI CHE STANNO IN PARLAMENTO E AL SENATO. LA LEGGE E’ UGUALE PER TUTTI.
@ Alberto Ragazzi:
I suoi di chi???
I miei o quelli della Gabanelli??
Per la Gabanelli non posso rispondere, per i miei puoi star sicuro che sono stati tutti guadagnati onestamente pagando fino all’ultimo centesimo di tasse e ammenniccoli vari, credo però che si stia facendo, come ho detto al Taschini, il gioco del “tutti rubano nessuno ruba”, in altre parole non è che se Bersani, Berlusconi, la Gabanelli, si sono arricchiti attraverso l’evasione fiscale o la “gestione” dei rimborsi elettorali, nel caso dei politici, diminuisca il disagio di una poca trasparenza nella gestione IDV.
Di Pietro, e chiudo, è stato per lungo tempo il simbolo del riscatto dell’uomo di strada perbene e se io fossi stato in lui avrei fornito nel web tutti i giustificativi di spesa proprio per dimostrare di essere diverso, oltre denunciare la Gabanelli per diffamazione, perchè la matematica non è una opinione e data per certa una cifra X di rimborsi dalla quale risulteranno spese documentate per Y, la DIFFERENZA, cioè Z dovrebbe giacere sui conti gestiti dalla Tesoriera Mura…o no!?!?
@ Pietro Taschini:
Epperforza PT, siamo sotto votazioni…
E’ un chiaro esempio di “campagna elettorale”…
bye
@ RENATO:
Nessu ringraziamento Rena’, sono io che ringrazio te coetaneo, passionale napoletano verace… tieniti aggiornato su queste righe e
VAI AVANTI COSI’ che vai benone ! Scrivi cio’ che ti sta sul.. la coscienza…
A qualcosa servira !
Un cyber abbraccio
@ gennaro esposito:
“L’inflazione fa paura a chi ha qualcosa, a chi ha molto, NON a chi non ha più nulla! ”
E´esattamente il contrario, l´inflazione colpisce molto di piu´i poveri che i ricchi.
Se il pane costa dieci volte tanto, forse chi ne porta le conseguenze sono i poveri diavoli…
Riguardo ai ricchi, pensi che i VERI ricchi abbiano il loro patrimonio su un conto corrente in Svizzera?
Questi innanzitutto l´hanno abilmente investito e NON in Svizzera o se in Svizzera e´sicuramente a nome di una finanziaria…il loro nome e´un codice interno e la finanziaria non e´mica scema da rivelarlo a Monti…
Se ti puo´consolare, i provvedimenti che sono preannunciati da tempo non hanno effetto perche´i destinatari hanno gia´disposto altrimenti.
Invece di fare la guerra ai “ricchi” invece di andare in Qatar a spese dei contribuenti farebbe opera molto piu´utile a concedere agevolazioni agli Italiani che investono, si´anche ai piccoli investitori.
Meglio migliaia di aziende piccole che una grande multinazionale.
Le misure che si dovrebbero prendere come la rinegoziaione del debito, mettere liquidita´nel mercato, agevolazioni fiscali, sono proprio quelle che il governo Monti non prende.
Il risultato? Sempre peggio.