|
Qui sotto la mia intervista odierna a Pubblico
Bussa alla porta del Pd, onorevole. “Io non busso. Io ritengo che sia necessario essere chiari nei confronti degli elettori, soprattutto sul programma”.
E quello della coalizione delle primarie non è chiaro? “Io ho sentito con queste orecchie due dichiarazioni specifiche. Ho sentito Bersani dire «ripartiamo da Monti», e ho sentito Vendola dire «Archiviamo Monti». A chi devono credere gli elettori?”.
Lo chiede a Bersani? “Esattamente. E gli chiedo anche di prendere atto che con il porcellum, la sua coalizione, se pure dovesse avere la maggioranza alla Camera, molto probabilmente non la avrà al Senato. E quindi succederà che, dal giorno dopo il voto, dovrà sottoporsi alla compravendita o al ricatto di coloro che sono stati eletti in liste diverse”.
Se prendono voi da subito, invece, sarebbe più facile? “La proposta che noi facciamo è che, poiché vi sono diverse realtà portatrici di interessi diffusi, movimenti e personalità, che in questi anni si sono espressi chiaramente contro il governo Berlusconi prima, e contro il governo Berlusconi travestito da Monti poi, se vuole essere alternativo al governo Monti lui con questi deve fare il programma”.
Ma a voi non vi vogliono. “Io penso che se questi soggetti si mettono tutti insieme in lista civica nazionale andando oltre partiti e protagonismi, in questo caso il Pd e Sel sentirebbero il dovere di costruire un’alleanza programmatica prima delle elezioni, perché sentiranno il dovere di chiarire agli elettori che non si ritroveranno una coalizione che porta avanti il continuiamo”.
Abbandona così ogni tentazione quartopolista? “Non mi fraintenda: l’ipotesi non è abbandonata, semplicemente non è la prima”.
Vi fa paura la soglia di sbarramento? “Assolutamente no, perché quel che viene chiamato quarto polo è un insieme di forze politiche che singolarmente possono pure non far paura ma che tutte insieme rappresentano un’alternativa valida per la maggioranza degli elettori, perché sono le uniche, col Pd che ha votato tutte le fíducie al governo Monti, a poter rivendicare una diversità”.
Però Rifondazione dice che l’alleanza col Pd è impossibile. “Non mi pare che in Lombardia e altrove lo sia, quindi non vedo il problema. Comunque io, come Idv, mi appello a tutti gli altri del quarto polo, di cui mi onoro di far parte: prima di isolarci e isolare il Pd e il vincitore delle primarie Bersani, proviamo a convincerlo spontaneamente e – se non ci riusciamo – ‘spintaneamente’ affinché costruisca una coalizione di programma e non meramente numerica. È meglio avere una maggioranza politica chiara e forte, piuttosto che una risicata e frutto peraltro di una legge elettorale truffaldina”.
Ma il Pd ha votato tutte le fiducie a Monti. Che deve fare per certificare che è pronto a espiare la colpa? “Il programma dovrà archiviare il governo Monti. E possiamo partire da una cosa, ben chiara: il referendum sul lavoro”.
Appunto. Bersani ha detto che su quello non si torna indietro. “Noi intanto lo depositeremo nei primi giorni di gennaio. Poi Bersani dovrà sapere che c’è una parte di Paese che non è più disponibile né a inciuci né a compromessi al ribasso”.
Se dovesse rispondere «no»? “Se non ci ascolta lui ci faremo ascoltare dagli elettori. In una lista unitaria che va oltre i partiti. Come quarto polo, rivolgerci ‘direttamente ai cittadini”.
Perché dovrebbero prendersi lei, Ingroia e pure de Magistris. “Perché dovrebbero pensare al bene del Paese e non al fatto che nella propria coalizione hanno delle persone libere e indipendenti. Non siamo guastafeste, siamo autonomi. E abbiamo ragione”.
Addirittura? “Avevamo detto che con Monti il Paese sarebbe andato sempre peggio. Se avessero ascoltato questo scarpe larghe e cervello fino del buon contadino Di Pietro, avrebbero fatto meglio”.
Perché dovrebbero riprendervi con i sondaggi che li danno in crescita. “Perché Bersani può dire di no a Di Pietro, ma quando a chiedere un confronto programmatico è un pezzo vasto di società è una responsabilità grossa dire «no, non ti voglio»”.
Ha detto che il governo Monti è Berlusconi mascherato. Cosa deve fare Bersani, nel caso decidesse di farlo, per archiviare la colpa? “Noi tutti insieme, non solo 1’Idv, lanceremo un manifesto, prima di Natale. Una decina di punti fondamentali. Lì indicheremo le condizioni, che saranno, vedrete, tutte programmatiche”.
Voi chi? “Quanta fretta! Quelli che si stanno muovendo in questi giorni, ovviamente. Ma sotto quel manifesto ci saranno nomi e cognomi di chi crede si debbano superare le politiche recessive di Monti, senza compromessi”.
Il partito sarà con lei? “Per noi è un momento di chiarezza importante”.
Evangelisti e altri dicono di no. “Ma fraintendono. Perché noi non ci collochiamo fuori dal centrosinistra. La parola quarto polo ci sta stretta. Noi vogliamo un ravvedimento operoso, certo se non si ravvede come nel codice, risponde”.
Non darete mai, insomma, il divorzio consensuale. “Né un divorzio né la separazione”.
De Magistris dice che bisogna andare oltre i partiti personali. “Per questo avviamo una fase congressuale. Il prossimo Vasto non avrà forse foto ma sarà un congresso, e andremo in quella direzione. Metteremo in rete anche l’acqua fresca”.
Le firme? “Noi siamo così determinati e convinti di farcela che daremo una mano anche ai nostri contendenti. Anche al M5S dovesse avere necessità”.
I segretari di partito faranno un passo indietro. “No. Il civismo deve rappresentare tutta la società, anche quella politica. Ci saranno dunque cittadini ma anche politici perbene”.
@ primesto:
Caro di Pietro,pensa prima di tutto ad avere un programma in fatto di economia ed ambiente che sia credibile e non frutto di banalità o luoghi comuni. Poi,trasforma questo tuo partito in un partito democratico,dove gli iscritti abbiano la possibilità di incidere sulle scelte politiche e nel quale tutti i candidati a qualche carica siano scelti sulla base di esami pubblici ed espongano i propri progetti,le loro proposte e le loro idee,e non cooptati in seguito ad amicizia od altro. Infine,comincia col dichiarare decaduti tutti i rappresentanti dell’I.D.V. negli inutili e costosissimi consigli di quartiere e nelle province e tutti coloro che sono riusciti ad intrufolarsi con qualche incarico retribuito in qualche ente od organismo pubblico,pur essendo totalmente privi di idee e di capacità. E tutti coloro che aspirano a diventare yuppies col denaro pubblico (e ce ne sono tantissimi nel tuo partito).In caso contrario io ed i miei amici ce ne andremo,perchè siamo arcistufi di questo andazzo.
Bersani ha già deciso che non ha niente a che fare con le idee della sinistra, gli stanno bene le idee Montiane e Berlusconiane, per cui fare credere che ancora il PD faccia parte del centro sinistra è una presa per i fondelli!! Anche Vendola sta facendo il doppiogiochista.
@ Giovanni: dicembre 15th, 2012 alle 11:31 HA SCRITTO
-@ Chiara:
Chiara hai ragione e spero che possiate mantenere quanto state dicendo sui rimborsi continuare con questa battaglia, sarà una battaglia per rispetto agli elettori, questi non potranno che crescere, rimane la voce “democrazia”… che mi rispondi, nel dubbio potrei esser convinto di darvi una mano anc’io.-
Caro Giovanni, io non sono iscritta al M5S, come non sono mai stata iscritta a nessun partito, ma lo voterò e darò sostegno con ore di volontariato ai meet up della mia zona. Per sapere qual è il gruppo di Attivisti più vicino a dove abiti, devi andare sul sito di Grillo e cliccare in alto, sulla banda rossa, dove c’è scritto ”trova i banchetti”, oppure sempre in alto ma a destra, su: Meet Up ‘scegli una città’.Tieni presente che fra i sostenitori di Grillo puoi trovare di tutto: kamerati, kompagni, delusi dalla sinistra e dalla destra, liberali, ambientalisti… ma in genere si va abbastanza d’accordo perchè le ideologie sono accantonate come retaggio del passato e perchè i problemi più urgenti da affrontare sono nell’ordine:
1) Dare il benservito a Monti che, in pratica, ha instaurato un regime monocratico, detto più volgarmente dittatura, con la complicità delle due Istituzioni che, invece, avrebbero dovuto tutelare la Democrazia in Italia: la Presidenza della Repubblica e il Parlamento.
2) Il rinnovo, almeno parziale, del Parlamento, per togliere i puntelli al ruolo accentratore di Monti e per avere un futuro Presidente della Repubblica che garantisca la volontà dei cittadini
3) Siccome TUTTO dipende dal Parlamento, occorre sostituire una parte degli onorevoli cooptati, che eseguono passivamente i dettami della BCE, con Attivisti 5stelle affinchè costituiscano una VERA opposizione al ladrocinio di Stato: tasse, balzelli vari, sperpero e furto del denaro pubblico, libertà di licenziare, eccessive spese belliche e via dicendo….
Eliminare un po’ di Pidiellini, Piddini, Sellini, Udicini e zecche varie è condizione preliminare per iniziare una seria lotta di liberazione dell’Italia da volontà estranee agli interessi dei suoi cittadini.
Carlo Mascarino Ha scritto:
io dico che non c’è da uscire dall’euro o dall’unione monetaria
il problema non è l’euro, ma il problema è chi detiene la Zecca, e qui dobbiamo imparare a non chiamarla banca che banca non è, la banca commercia denaro, la zecca lo stampa, ne dobbiamo confondere la zecca con la tipografia conto terzi, alla quale sembra che la nostra zecca si rivolge, che dicono sia in Bangladesh per spendere meno, ed è ridicolo, per produrre le banconote che così non sono nostre, ma di privati cittadini visto che la zecca che dovrebbe essere nostra è in mano loro
il problema è questo: degli euro che sono dei cittadini europei noi paghiamo gli interessi alla Zecca che è di alcuni, e non sappiamo bene chi sono, anche se possiamo immaginarlo
ma non solo: quegli euro, loro se li inventano, sono falsi, perchè non sono di chi li usa cioè degli EUROPEI,
gli EUROPEI, tutti, è chiaro TUTTI, ?, di quel denaro inventato e falso restituiscono quello vero prodotto con IL LORO SUDORE
gli Stati e le genti non c’entrano per niente, ovvero non è una differenza di lingue o di costumi, sono tutti eguali, sono tutti europei
sono tutti sotto una fregatura comune
c’è bisogno di una sola moneta, vera, degli europei, e di un unico governo
né c’è bisogno di nuove forme di divisione
spero di aver chiarito
ciao, qui nevica
@ Chiara:
Chiara hai ragione e spero che possiate mantenere quanto state dicendo sui rimborsi continuare con questa battaglia, sarà una battaglia per rispetto agli elettori, questi non potranno che crescere, rimane la voce “democrazia” una bella voce che ad oggi sembra coinvolgere poco il movimento, si può migliorare, se saranno confermate tali percentuali spero abbiate a cuore di prendere delle enormi scope e far pulizia di tanto marciume, fatevi promotori per mettere al fresco questi riprovevoli straccioni, esistono ex caserme e non mancheranno camere dietro solide sbarre e buttar via la chiave, che mi rispondi, nel dubbio potrei esser convinto di darvi una mano anc’io.
L’alleanza con chi ci stà a fare il quarto polo è fondamentale. E’ chiaro che Rifondazione o accetta di allearsi poi con PD e SEL o deve essere lasciata fuori dall’alleanza. Bi sogna evitare gli errori del passato.
Cari Amici del Blog,
Mi scuso per la ripetizione incorretta del mio commento sul ritorno alla sovranità monetaria senza uscire dalla Zona Euro.
A causa del mio cattivo maneggio del P.C. ho ritrasmesso anche una versione anteriore dello stesso commento, occupando cosí troppo spazio.
La versione corretta è quella datata [dicembre 14th, 2012 alle 20:38],
e NON [dicembre 6th, 2012 alle 22:09 ]
Non aiuta il mio maneggio anche il fatto che non sia possibile rileggere lo scritto prima di inviarlo.
Vogliate scusarmi.
Pietro Taschini Ha scritto:
è da sei mesi che è nervoso
tlciccio Ha scritto:
Forse chi non ha CAPITOOO sei tu.
Il mio RIDICOLIZZARLO non è delegato ad un “Cornacchione” che, fra le altre cose, mangiava a soldo del nano, mi riferisco a SPALLATE SOLIDE coem il PPE, Magistrati che contestino, carte alla mano, i suoi puerili attacchi per dfendersi dai processi, economisti che contestino le sue tesi sull’euro e sulla situazione economica in cui ha lasciato l’Italia, psicologi e psichiatri che presentino una perizia sul suo stato mentale.
I comici hanno fatto il loro tempo, la palla deve passare ai cittadini altrimenti tutto evapora in una coglionata di satira.
^^^^^^^^
Pietro Taschini Ha scritto:
Sono pienamente concorde ho visto solo un “guappo disperato”…avrei voluto vedere la stessa “grinta” a Report, ma è facile fare la voce grossa quando sono gli altri a stare sotto la lente di ingrandimento.
Caro Alberto Ragazzi,
[dicembre 13th, 2012 alle 15:38 ]
Ti ringrazio di esserti occupato del mio suggerimento all’On. Di Pietro
di battere nuovamente la Lira pur senza uscire dall’Euro.
Mi dici che l’economista tedesco Paul Krugman
“deve essere uno dei soliti” che non dicono come si fa
per fare quello che chiede di fare.
Ma non ce n’è bisogno, caro Alberto, lui dice alle nazioni europee
di riprendersi la “SOVRANITÀ MONETARIA” battendo la moneta propria,
ed io aggiungo che NON dobbiamo neanche uscire dall’Euro
ma continuare a batterlo convalidandolo con l’aumento della produzione.
Mi dici che ci hanno ingiunto (quando ? con quale autoriíta ?)
di vendere la Zecca,
ma è una informazione errata, la situazione è un’altra :
Tu stesso puoi controllare che l’Istituto Poligrafico dello Stato,
nato nel 1928, ha acquisito la sezione Zecca cinquant’anni dopo, nel 1978.
Nel 2002 l’Istituto Poligrafico dello Stato divenne SpA,
con azionista unico il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Scudato dal fatto che diversi Amici in questo blog
ripetono all’infinito i loro commenti,
ne approfitto per passarti le due pagine dove descrivo l’operazione
che spero l’On. Di Pietro riprenda.
Ti dirò, riferendomi al tuo saluto,
che la primavera meridionale mi risulta troppo calorosa e finanche tormentosa.
Cordiali saluti a tutti.
Caro On. Di Pietro,
anche stavolta Lei definisce bene in quale posizione hanno collocato l’Italia
i partiti che appoggiano il governo Monti apertamente
e quelli che fanno finta di criticarlo,
cosí come le incerte dichiarazioni di Bersani, di Vendola, De Magistris …
Ma oggi piú che mai Lei è in condizioni di ottenere dagli italiani
i voti necessari affinché IdV riesca a formare, da sola, o quasi,
un governo nettamente alternativo da S.B. e da Monti,
un governo che non usi 50 voti di fiducia l’anno,
un governo trasparente e veritiero
che non nasconda macule che prestino il fianco a ricatti,
un governo coraggioso che faccia sfuggire l’Italia ai ricatti ben piú forti
con cui cercano di affliggerla i poteri bancari trasnazionali
che la vogliono mantenere sempre piú improduttiva e indebitata.
Quindi, oltre che giusto, diventa necessario e indispensabile,
affinché l’ IdV non rimanga fuori dal Parlamento,
e al contrario ottenga la maggioranza per governare,
che essa prenda in mano la bandiera
dei tanti italiani che stanno reclamando on line : la sovranità monetaria,
che non significa necessariamente l’uscita immediata dall’Euro.
Stiamo vedendo che gli Stati europei che si salvano dalla crisi globale
sono quelli che hanno sovranità monetaria,
la Gran Gretagna, la Svizzera, la Norvegia, l’Ucraina,
e qualche altro che malgrado ciò ha chiesto di entrare nella zona Euro.
E cosí si salverà anche l’Italia, tornando a battere e distribuire Lire.
Coloro che dicono che questa decisione sarebbe foriera di disastri
hanno la mente “colonizzata” dalle banche speculative,
o, peggio, mentono perchè sono associati solidalmente a queste.
Altri sommi economisti, invece,
come Pasquale Marinelli, Roberto Marchesi e il tedesco Paul Krugman, attribuiscono alla speculazione l’indebitamento eccessivo dei Paesi
e invocano la sovranità monetaria.
La strategia che Lei dovrebbe mettere in atto
è riassunta come segue :
La popolazione userà Lire,
ma quella stessa popolazione ha Euro in tasca o in banca.
Ebbene, lo Stato (e solamente lo Stato) consegna le Lire che stampa
ricevendo a cambio l’equivalente in Euro ( € 1 = £ 1936,27 ) ;
Non vi potranno essere speculazioni dei commercianti italiani
(di per sè piú svergognati degli speculatori bancari stranieri)
perchè durante 1 anno o piú dovranno esibire nei mercati i prezzi
con ambedue le monete,
sotto controllo del pubblico oggi all’erta e stufo degli inganni,
e quindi NON vi sarà inflazione alcuna ;
lo Stato, visto l’ammontare del debito
e il totale degli Euro in esistenza in Italia (*),
userà gli Euro raccolti per pagare quanto è fattibile del debito pubblico
in mano della Banca Centrale Europea e delle altre Banche speculative,
ammontare in Euro questo, che vale circa la metà del debito,
continuamente variabile per interessi su interessi.
Piú precisamente invece delle vecchie Lire si potrebbero battere Nuove Lire,
( 1 N£ = 1000 £ ) e ( € 1 = N£ 1,93627 ).
Si potrà stimolare l’acquisto di Nuove Lire
con un cambio arrotondato di € 1 = N£ 2,oo.
Ovviamente questa è la via che dovrebbe prendere la Grecia
prima che scoppi una cruenta rivoluzione popolare,
E cosí pure le altre nazioni in bilico come Spagna, Portogallo e Irlanda
dove gli indiGnados manifestano continuamente,
malgrado le repressioni poliziesche.
La sovranità monetaria dovrà essere accompagnata da altre misure
che propendano da un lato alla riduzione delle spese
e dall’altro al risollevamento del lavoro
e quindi della produzione made in Italy.
L’emissione e la circolazione della moneta propria,
con i prestiti al 0,5 / 1 % delle banche italiane, pubbliche e private,
riattiveranno la produzione dell’industria,
con gli introiti della quale si stamperanno nuovi Euro italiani,
che serviranno
1) a importare elementi necessari all’industria stessa, e
2) continueranno a prosciugare il debitopubblico estero ed interno.
– – –
MISURE del nuovo governo a maggioranza IdV :
1) – NAZIONALIZZAZIONE inmediata della BANCA d’ITALIA.
2) – ANNULLAMENTO di TUTTE le PROVINCIE,
con spostamento dei suoi impiegati ad altri posti amministrativi statali.
3) – MODIFICAZIONE del SENATO Federale.
In tutta America il Senato ha l’incombenza di verificare attentamente
che le leggi emanate dalla Camera dei Deputati
non pregiudichino i diritti e l’equità sociale
degli Stati (o Provincie, o Regioni, secondo il caso),
che compongono ogni nazione,
con totale indipendenza dalla quantità di popolazione (demografia)
e di capacità produttiva.
In genere si tratta di 2 Senatori per ogni Stato
e nel caso del Messico e dell’Argentina si tratta di
– 3 Senatori,
– 2 per il partito politico della maggioranza, e
– 1 per quello della prima minoranza.
Quando questo criterio solidale si applicherà alle 20 Regioni italiane
si avranno
– 3 senatori x 20 Regioni = 60 Senatori in totale,
con evidente riduzione delle spese.
5) – RIDUZIONE decisa della BUROCRAZIA MINISTERIALE
e redazione dei DECRETI ATTUATIVI delle Leggi di RISPARMIO delle SPESE.
6) – RISPARMIO di Energia elettrica acquistata in Francia
e quella prodotta da centrali a carbone
mediante la promozione delle ENERGIE ALTERNATIVE.
7) – Applicazione pratica di tutte le intenzioni della CONTROMANOVRA IdV.,
quindi aumento del PIL (prodotto interno lordo),
e conseguente riduzione del rapporto Debito / PIL ,
e ritorno in Italia delle aziende e degli specialisti
che ne erano usciti in cerca di mano d’opera stracciata.
La mano d’opera non impersona i singoli mattoni, bensí l’edificio.
La mano d’opera non è merce di scambio,
bensí la produttrice della ricchezza
di cui godono, tra le fascie piú ricche della popolazione, gli imprenditori,
che non arrrischiano nulla di proprio,
bensí ciò che fabbrica la mano d’opera.
(*) al 30-06-2012 :
– Debito estero : – – – – – – – – – – – – 1.871.622.000.000
– Circolante + Depositi in C.C. : – – – – – 927.700.000.000
– – –
RIASSUNTO del PROGETTO IDV :
Gli italiani hanno capito che Bersani, Renzi, Vendola o D’Alema
stanno tutti preparando il MONTI bis,
e con lui la vittoria delle Banche speculative.
Hanno capito inoltre le idee di economisti come Keynes e Krugman
Quindi sapendo, da tutti noi dipietristi,
che la bandiera dell’indipendenza monetaria è stata raccolta da IdV
(e senza togliere il nome di DI PIETRO dal simbolo)
voteranno in massa per dargli la maggioranza assoluta,
e in conseguenza il GOVERNO, l’unico nazionale possibile.
Auguri per il 3º Risorgimento della nostra Italia !!!
Carlo Mascarino
dicembre 6th, 2012 alle 22:09
Caro On. Di Pietro,
come sempre Lei è stato l’unico a dire in Aula la verità della situazione.
Oggi piú di sempre Lei è in condizioni di ottenere dagli italiani
i voti necessari affinché IdV riesca a formare, da sola,
un governo differente da B. e da M. –
un governo che non usi mai voti di fiducia,
un governo veritiero che non nasconda macule che prestino il fianco a ricatti,
un governo coraggioso che faccia sfuggire l’Italia ai ricatti ben piú forti dei poteri trasnazionali
che la vogliono unita alla zona Euro.
Quindi, oltre che giusto, diventa necessario e indispensabile,
affinché l’ IdV ottenga la maggioranza per governare,
che essa prenda in mano la bandiera
dei tanti italiani che nella webb reclamano : la sovranità monetaria,
che non significa necessariamente l’uscita immediata dall’Euro.
Ciò accompagnato da altre misure che propendano alla riduzione delle spese
ed al risollevamento del lavoro e quindi della produzione made in Italy.
Stiamo vedendo che gli Stati che si salvano sono quelli che hanno sovranità monetaria.
E si salverà anche l’Italia tornando a battere e distribuire Lire.
Ma come ?
ecco :
La popolazione userà Lire,
ma quella stessa popolazione ha Euro in tasca o in banca.
Ebbene, lo Stato (e solamente lo Stato) consegna le Lire che stampa
a cambio dell’equivalente in Euro ( € 1 = £ 1936,27 ) ;
Non vi potranno essere speculazioni dei commercianti italiani
(di per sè piú svergognati degli speculatori bancari stranieri)
perchè durante 1 anno o piú dovranno esibire i prezzi con ambedue le monete,
sotto controllo del pubblico oggi all’erta e stufo degli inganni,
e quindi NON vi sarà inflazione alcuna ;
lo Stato visto l’ammontare del debito e il totale degli Euro in esistenza in Italia (*),
userà gli Euro raccolti per pagare quanto è fattibile del debito pubblico
in mano della Banca Europea e delle altre Banche speculative,
ammontare in Euro questo, che è circa la metà del debito, continuamente variabile.
Piú precisamente invece delle vecchie Lire si potrebbero battere Nuove Lire,
( 1 N £ = 1000 £ ) e ( € 1 = N £ 1,93627 ).
Si potrà stimolare l’acquisto di Nuove Lire
con un cambio arrotondato di € 1 = N £ 2,oo.
Ovviamente questa è la via che dovrebbe prendere la Grecia prima che scoppi una cruenta rivoluzione popolare,
E cosí pure le altre nazioni in bilico come Spagna, Portogallo e Irlanda dove gli indiGnados manifestano continuamente.
L’emissione e la circolazione della moneta propria,
con i prestiti al 0,5 / 1 % delle banche italiane, pubbliche e private,
riattiveranno il lavoro e la produzione,
con gli introiti della quale si stamperanno nuovi Euro italiani,
che serviranno a importare elementi necessari all’industria
e continueranno a prosciugare il debito.
MISURE del nuovo governo a maggioranza IdV :
1) NAZIONALIZZAZIONE inmediata della BANCA d’ITALIA.
2) ANNULLAMENTO di TUTTE le PROVINCIE,
con spostamento dei suoi impiegati ad altri posti amministrativi statali.
3) MODIFICAZIONE del SENATO Federale.
In tutta America il Senato ha l’incombenza di verificare che le leggi emanate dai Deputati
non pregiudichino i diritti e l’equità degli Stati che compongono ogni nazione,
con totale indipendenza dalla quantità di popolazione (demografia)
e di capacità produttiva.
In genere si tratta di 2 Senatori per ogni Stato (o Provincia, o Regione, secondo il caso),
e nel caso del Messico e dell’Argentina si tratta di
– 3 Senatori,
– 2 per il partito politico della maggioranza, e
– 1 per quello della prima minoranza.
Quando questo criterio solidale si applicherà alle 20 Regioni italiane si avranno
– 3 senatori x 20 Regioni = 60 Senatori in totale, con evidente riduzione delle spese.
5) RIDUZIONE decisa della BUROCRAZIA MINISTERIALE
e redazione dei DECRETI ATTUATIVI delle Leggi di RISPARMIO delle SPESE.
6) RISPARMIO di Energia elettrica acquistata in Francia
e quella prodotta da centrali a carbone
mediante la promozione delle ENERGIE ALTERNATIVE.
7) Applicazione pratica di tutte le intenzioni ufficiali della CONTROMANOVRA IdV.,
quindi aumento del PIL (prodotto interno lordo),
e conseguente riduzione del rapporto Debito / PIL ,
e ritorno in Italia delle aziende che ne erano uscite in cerca di mano d’opera stracciata.
La mano d’opera non impersona i singoli mattoni, bensí l’edificio.
La mano d’opera non è merce di scambio, bensí la produttrice della ricchezza
di cui godono, tra le fascie piú ricche della popolazione, gli imprenditori,
che non arrrischiano nulla di proprio, bensí ciò che opera la mano d’opera.
(*) al 30-06-2012 :
– Debito estero : – – – – – – – – – – – – – 1.871.622.000.000
– Circolante + Depositi in C.C. : – – – – – 927.700.000.000
RIASSUNTO del PROGETTO IDV :
Gli italiani hanno capito che Bersani, Renzi, Vendola o D’Alema
stanno tutti preparando il MONTI bia,
e con lui la vittoria delle Banche speculative.
Hanno capito inoltre le idee di economisti come Keynes e Krugman
Quindi sapendo che la bandiera dell’indipendenza monetaria è stata presa da IdV
(e senza togliere il nome di DI PIETRO dal simbolo)
voteranno in massa per dargli la maggioranza assoluta,
e in conseguenza il GOVERNO, l’unico nazionale possibile.
Auguri per il 3º Risorgimento della nostra Italia !!!
Patrizia B. Ha scritto:
la Costituzione dice che l’Italia non vuole la guerra
ma i nostri governanti non sono l’Italia