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Signori del governo,
noi dell’Italia dei Valori ancora una volta e preliminarmente denunciamo questo esproprio della democrazia parlamentare. Mi rivolgo non tanto a chi sta qua dentro ma a chi sta fuori. Provate ad ascoltare tutti coloro che intervengono. Nella quasi totalità, ad eccezione dell’IdV e della Lega, danno la fiducia a questo governo e a questo provvedimento. Ma allora perché si vota la fiducia? Perché non si permette di votare il provvedimento senza la fiducia?
Questa idea che si debba fare una fiducia al giorno per non affrontare il dibattito e dialogo parlamentare, senza rispettare chi è stato eletto dai cittadini per portare avanti le loro idee, è un atto di dittatura che noi denunciamo. E, ancora, una volta siamo amareggiati, anche se so che non lo dovrei dire, perché il presidente della Repubblica non interviene.
Nel merito, questo provvedimento è costituzionalmente illegittimo, perché mette l’uno contro l’altro due poveri cristi: coloro che hanno diritto al lavoro e coloro che hanno diritto alla salute. Per quale ragione al mondo avete previsto, in questo provvedimento, che si possa usare il prodotto già confezionato dall’Ilva e già sequestrato dalla magistratura come corpo di reato? E’ come se l’Ilva avesse coltivato l’oppio per realizzare l’eroina, e voi aveste deciso che, siccome vi serve, il prodotto realizzato, cioè l ‘eroina, potete continuare a usarla.
Questo è un provvedimento che viola la Costituzione, perché viola il diritto alla salute e quello alla salvaguardia dell’ambiente, che sono diritti costituzionali garantiti, e, ancora una volta, è un provvedimento ad personam, perché siccome all’Ilva serve il prodotto che ha già realizzato, nonostante sia nocivo per l’ambiente e per la salute, voi permettete che questa droga possa andare in commercio.
Voi siete complici di un reato. Stabilito questo, andiamo a vedere cosa avete fatto. Innanzitutto smettete di chiamarvi governo tecnico. Voi siete un governo politico mascherato da tecnico per portare avanti un’attività legislativa, parlamentare e governativa uguale a quella del governo Berlusconi. Ieri avete fatto un decreto legge per permettere a voi stessi di andare alle elezioni senza raccogliere le firme, senza dovervi presentare ai cittadini per chiedere il loro consenso nella presentazione alla elezioni. E’ un decreto ad personam: così come faceva Berlusconi, così fate voi adesso.
E ancora: quali sono i vostri veri risultati e quali quelli apparenti? Più disoccupazione, più recessione, più debito pubblico, più cittadini arrabbiati: siamo alla soglia non della protesta ma della rivolta sociale. E ogni giorno voi, grazie a un sistema dell’informazione accovacciato ai vostri ordini, raccontate che se qualcosa non va è colpa non vostra ma del Paese e dei cittadini. State qua da un anno e non solo non avete fatto quadrare i conti, ma avete fatto pagare il conto ai più deboli e ai più onesti, salvaguardando il sistema bancario e quello delle industrie degli armamenti. Cioè salvando quei settori che nulla hanno a che fare con la giustizia sociale.
A noi non interessano i soldi che avete dato al Monte dei Paschi, sarebbe stato meglio fossero stati usati per gli esodati e i cittadini che hanno bisogno di lavorare. Non ci interessa che abbiate comprato del più di cento aerei da combattimento. Avremmo preferito che li aveste dati alle piccole e medie imprese per potergli permettere di continuare a svolgere il loro lavoro.
Il vostro è un governo finto tecnico e finto liberale. E’ solo un esecutivo che ha cercato di sfruttare la sua posizione per mettersi ora a fare attività politica. Siete un governo non solo politico, ma anche scorretto politicamente.
Usciamo da questa idea che adesso vi state dimettendo perché c’è un’opposizione. Fino a ieri, quell’opposizione votava i vostri provvedimenti e voi avete fatto i provvedimenti che loro volevano. Inoltre, che senso ha essere stati sfiduciati se continuate a fare i decreti?
Smettete di dire che vi dimettete perché c’è un’opposizione. Quell’‘opposizione’, fino a ieri, ha votato i vostri provvedimenti e ancora lo fa. Site stati sfiduciati e avete la fiducia di chi vi ha sfiduciato.
Un’ultima cosa voglio dire, e mi rivolgo al capo dello Stato. Quasi un milione di cittadini ha firmato per abrogare la riforma Fornero, quella riforma che mette i lavoratori in condizione di dover andare a casa anche quando vengono licenziati ingiustamente. Noi abbiamo raccolto le firme e vogliamo che i cittadini possano esprimersi sull’abrogazione delle modifiche all’art. 18. Invece il governo si sta adoperando per andare a casa un giorno prima della fine dell’anno, per impedirci di depositare quelle firme, in base alle formalità della legge sui referendum.
Il governo non ha preso a cuore la nostra richiesta formale di inserire in un decreto la possibilità, davanti allo scioglimento anticipato delle Camere, di considerare valide le firme raccolte per il referendum.
Questo è un appello che rivolgiamo al presidente della Repubblica affinché non permetta questo ulteriore esproprio di democrazia. Non c’è più quella parlamentare, lasci almeno che i cittadini possa esprimersi.
L’Italia dei Valori è l’unica formazione politica che, in questa legislatura, qui dentro, ha fatto opposizione. Sono passati cinque anni, di cui uno di governo tecnico, e la legge sul conflitto di interessi non è stata fatta. Il risultato è che, ancora una volta, ci accingiamo a fare una campagna elettorale con grande sproporzione di mezzi a favore di chi dispone di canali televisivi e dell’uso della televisione pubblica e privata. Noi dell’IdV siamo l’unico partito che ha rifiutato di partecipare alla spartizione dei consiglieri d’amministrazione della Rai. Tutti gli altri hanno partecipato e adesso ne approfittano.
In cinque anni, nonostante gli accorati appelli del presidente della Repubblica, nonostante un anno di governo tecnico, la legge elettorale non è stata fatta. Non avete voluta farla perché volete che decidano i segretari di partito, non i cittadini. Noi dell’IdV, insieme al Comitato referendario, abbiamo raccolto un milione e 200 mila firme di cittadini per cambiare la legge e voi le avete ignorate. State espropriando la democrazia in questo Paese.
Dovevate intervenire seriamente sull’incandidabilità dei condannati. Invece, lo avete fatto solo per le condanne definitive: se in Italia fosse accaduto quel che è successo in America, con decine di bambini uccisi, secondo voi l’assassino poteva candidarsi lo stesso perché la sentenza non è definitiva.
Avete previsto che ci vogliano due anni di condanna penale perché scatti il divieto. Ma c’è una marea di soggetti che commettono reati, compresi quelli contro la Pubblica amministrazione che con i riti abbreviati e le attenuanti prendono meno di due anni di condanna, ma non meritano di stare in Parlamento.
La verità è una e una sola: qui dentro non c’è più democrazia e voi continuate a fare leggi che servono a potere finanziario, al potere bancario e al sistema dei poteri forti.
Voi ve ne fregate dei cittadini, ed è per questa ragione che alle prossime elezioni l’Italia dei Valori ci sarà, per dare più giustizia sociale e per portarla qui dentro, dove, con grande ipocrisia, si votano provvedimenti che poi si definiscono sbagliati fuori dall’Aula. Questo è il massimo dell’ipocrisia e noi non possiamo permettere un comportamento simile né voi né coloro che vi appoggiano in questo Parlamento.
precisazione
lo dico perchè credo che alcuni dati siano comprensivi di somme di quantitativi di materiali rilavorati e riconteggiati
sembrano esagerati, non corrispondono a soli quantitativi provenienti da alto forno, ma sono pezzi lavorati successivamente
prima il lingotto poi il blume poi l’estruso poi il laminato poi il zincato
ma sempre quel pezzo di ferro è
grazie
1 milione e 200 mila tonnellate di acciaio pronto per alimentare altre produzioni industriali in Italia e all’estero
prodotto in quanto tempo ?
qualche giorno ?
sono 153’846 metri cubi / 3 = 51’282 metri quadrati
pari a un blocco di 100 metri x lungo 513 alti 3 metri
una cosa così non vale più di un miliardo
se vera ne vale da 10 a 15, ma ci vuole un anno o più per farla
tlciccio
dicembre 20th, 2012 alle 10:32,
il ciccio fa un’analisi punto per punto e attribuisce pieni voti alle argomentazioni in oggetto.
Innanzitutto sull’Ilva l’essere d’accordo non tiene conto che gli stabilimenti esistono ed inquinano dal dopoguerra, quindi l’unico partito che può chiamarsi fuori da ogni responsabilità è M5s, ma per il solo fatto che non è ancora entrato in parlamento, tutti gli altri hanno preso parte del governo del paese ed hanno avuto modo di decidere sul dafarsi, compreso i VERDI, quelli del MINISTRO Pecoraro, il quale preferì occuparsi degli orsi marsicani (i pastori sono molto più vulnerabili degli industriali).
In secondo luogo i magistrati sono soggetti soltanto alla legge,
ma non soltanto quando lo ritengono opportuno. (nel caso Sallusti si è fatto di tutto per togliere l’imputato dall’esito della sentenza senza accusare nessuno di esproprio).
Gli altri punti non li commento, mi limito a sottolineare che il messaggio percepito su ADP è di “rompiballe”, cioè, se si ricorre alla metafora del bicchiere, la gente si rende perfettamente conto che il bicchiere contiene ben poco e sa che TUTTI hanno contribuito a vuotarlo (gli aumenti di fondi per i politici sono sempre stati approvati alla quasi unanimità).
Mentre Bersani pare dire “c’è ancora un po’ d’acqua, ci daremo da fare per procurarne dell’altra”,
Berlusconi accusa tutti gli altri di aver portato il paese a ESCORT e racconta qualche balla per dare l’impressione di essere in grado di provvedere a COLMARE il bicchiere,
ADP dà l’impressione di voler rovesciare il bicchiere perchè l’acqua che c’è non gli basta, adducendo al fatto che saprebbe lui a chi espropriarne a volontà (per strada si incontra un sacco di gente che non vede l’ora di votare ADP…..?).
Tenuto conto che siamo in campagna elettorale, sarebbe opportuno infondere un po’ di speranza, ma non come quella percepita dai siculi.
Andatevi a leggere il post di Messina dalla Sicilia: gli agricoltori ed i commercianti siculi chiedono che si distribuiscano soldi ai consumatori……
quella gente ha percepito che non servono nuove opportunità di Lavoro, bastano nuove opportunità di guadagno, magari gratuito.
Le loro aspettative quasi sicuramente saranno disattese. (mai dire mai)
Con la sola speranza non si vive, ma con l’angoscia si vive peggio.
@Patrizia, Chiara ed altri.
Vedo che non avete avuto occasione di leggere quanto ho scritto a proposito dell’ ILVA e, cioè che OGGI siamo sotto ricatto e quindi siamo nella necessità di trovare una soluzione di compromesso.
Dopo 20 anni durante i quali l’ILVA ha fatto i suoi comodi senza che nessuno del governo nazionale o locale e della magistratura intervenisse, abbiamo cumuli di scorie cancerogene da rimuovere od almeno coprire ed impianti obsoleti e pericolosi. Oltre a 50.000 famiglie che vivono sulla produzione di acciaio (che tra l’altro è una industria strategica per il paese e quindi non rinunciabile).
Vediamo allora OGGI cosa si dovrebbe fare.
Secondo la magistratura chiudere l’impianto, ma in tal caso:
1 – restano a casa 50.000 operai, ma non ci sono i soldi per sostenerli.
2 – resta la bomba ecologica delle scorie, ma lo stato non ha i tre-quattro miliardi di euro per risanare (quindi la gente continuerebbe tranquillamente a morire di tumore)
3 – l’Italia sarebbe costretta a comprare l’acciaio all’estero (e non abbiamo i soldi per farlo).
Conclusione: la soluzione della magistratura non è una soluzione, ma solo un AGGRAVAMENTO della situazione.
Oppure, come avrei fatto io, sequestro della fabbrica e di tutti i beni dei Riva, risanamento dell’impianto, eliminazione delle scorie e poi ripresa della produzione. Ma questo oggi in Italia non è assolutamente possibile, Ci pensate a Monti che nazionalizza una industria e requisisce delle proprietà ? Impossibile.
Ed allora resta una ed una sola soluzione, che è poi quella adottata con il decredto del governo (forse l’unica cosa giusta fatta da Monti) che è sicuramente un grosso regalo ai RIVA (che per me andavano anche perseguiti penalmente) , ma è l’unico modo possibile per rimuovere o coprire le scorie, continuare a dare un lavoro agli operai e non diventare succubi dell’estero..
Purtroppo, cara Chiara, le scorie non si eliminano con i buoni proponimenti, ma con i miliardi ed agli operai a fine mese bisogna dare un pò di soldi perchè con la solidarietà non si mangia.