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Continua la fiera delle ipocrisie della politica: basta con l’Imu, basta con gli F-35, meno tasse per tutti. Peccato che a dirlo siano proprio gli stessi che queste misure le hanno proposte e votate. Ma, si sa, i ‘Cetto La Qualunque’ abbondano e la maggior parte della stampa li esalta, dimenticando il proprio ruolo di cane da guardia della democrazia. Purtroppo, invece di dare notizie ed evidenziare le contraddizioni tra il dire e il fare, parte dell’informazione si piega agli spot di ben altra memoria. Poi uno si chiede perché ci ritroviamo agli ultimi posti nelle classifiche sulla libertà d’informazione. Comunque, noi che in Parlamento in questi anni abbiamo alzato le barricate e urlato contro tutti gli inciuci e contro le inique misure del Governo non arretriamo nelle nostre intenzioni e rivendichiamo, a testa alta, il nostro programma, non vendendo frottole ma avanzando proposte concrete.
Noi vogliamo il ripristino dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, proponiamo una legge sulla democrazia e sulla rappresentanza nei luoghi di lavoro e il reddito minimo per i disoccupati e vogliamo che le retribuzioni italiane aumentino a partire dal recupero del fiscal drag e dalla detassazione delle tredicesime. Vogliamo eliminare i privilegi della politica, a partire dalla diaria per i parlamentari, e stabilire un tetto rigido ai compensi dei consiglieri regionali. Siamo per la pace e per l’azzeramento dell’inutile programma d’acquisto dei cacciabombardieri F-35 e chiediamo il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Afghanistan. Siamo per la legalità e per una politica che abbia come obiettivo l’eliminazione di tutte le mafie che vanno colpite nelle loro strutture finanziarie. Affermiamo il valore universale del sapere. Chiediamo maggiori risorse per il mondo dell’istruzione e della ricerca, che in questi anni è stato mortificato e calpestato, costringendo i nostri giovani a rinunciare a un diritto garantito dalla Costituzione. E siamo per l’uguaglianza e l’autodeterminazione della persona.
E’ con queste proposte che Rivoluzione civile vuole governare. Il nostro obiettivo non è quello di accontentarsi del voto di protesta, che dura fino al giorno dopo le elezioni. Noi facciamo una proposta di governo alternativa alla politica di destra, massonica e lobbystica di Monti e di Berlusconi. Vogliamo raddrizzare il Paese e la schiena al Pd che ancora vuole perseguire le nefaste politiche di Monti, ossia quelle che hanno aiutato speculatori e banchieri, azzerando lo stato sociale e calpestando i diritti costituzionalmente garantiti.
e già, Elson, è proprio così
Vorrei continuare a commentare sulla falsa riga di quanto detto da Patrizia B..
La situazione italiana, sotto i punti di vista toccati da Patrizia B., è davvero ingarbugliata all’inverosimile. La sintesi di tale ingarbugliamento io la vedo ben rappresentata in quel fatto accaduto a Napoli dove gli autobus erano fermi per mancanza di carburante: tutti continuavano a percepire gli stipendi, in Comune, in Provincia, in Regione, senza che il servizio venisse reso! Naturalmente non ce l’ho né con Napoli né con gli statali napoletani: è il Sistema che ci domina, che porta a tali conseguenze!
Ha detto benissimo Antonio Polito a Ballarò, nell’ultima puntata: “La spesa pubblica è clientelare!”: bellissima sintesi!
Una spesa pubblica clientelare vuole anche dire, nello stesso tempo, una spesa pubblica lottizzata: ogni centesimo della spesa pubblica è riconducibile ad un partito, ad un lobby, ad un potentato: ogni centesimo!
Di crisi ne andiamo parlando da tempo, vero?
Si parla di abolire le Province, si parla di precari in esubero nelle scuola, si parla di una Sanità Pubblica dai costi insostenibili… abbiamo mai sentito parlare, in questi ultimi uno o due anni, di esuberi in RAI?
A me risulta di no!
È normale che, in tempo di crisi, la RAI continui ad avere una decina di reti?
Per farci cosa?
Per mandarci i giochi a quiz con Carlo Conti o Max Giusti?
Per mandarci in onda la Clerici la mattina, con le ricette (che le fanno a decine su tanti altri canali commerciali!) e la sera con le canzoni?
Per riproporre la Cuccarini, la Carlucci, o le fiction dove ormai sono figli a carico interi parentadi?
E RAI 3 e RAI News? Ma qualcuno ci ha il dubbio che siano due reti praticamente in mano alla sinistra?
Posso capire tutto, la cultura, l’informazione diversificata e pluralista… ma non è così! NON È VERO, che a più reti corrisponda più democrazia dell’informazione! Anzi: è vero il contrario! Perché si tratterà, e si tratta, di più reti rispondenti però tutte ad un solo “pensiero unico”! O ad un numero di “pensieri unici” assolutamente ristretto e funzionale al Sistema!
Tornando a bomba: la PA è lottizzata! Che ci piaccia o no, le cose, io credo stiano proprio così!
Non solo la politica è radicata assolutamente nella PA, ma anche in quei contesti costituiti da grandi società partecipate!
Ma la politica è radicata anche nell’imprenditoria privata! Perché di fronte ad una intenzione di insediamento in un determinato territorio, da parte di un’azienda, la “discrezionalità” della politica locale, ad esempio, può essere assolutamente determinante!
Essere graditi alla politica, per un privato, può voler dire tutto, rispetto ad un nulla come alternativa! Per cui io sono praticamente sicuro che la regola, per un insediamento industriale, è quella che si realizza in una commistione tra pubblico e privato! Naturalmente si parla di una commistione ufficiosa: dalle carte non risulterà assolutamente nulla! Ma le assunzioni, tanto per dire, quelle, invece sì, che verranno influenzate da tale commistione!
Stabilito quanto sopra, si arriva a ciò che ha evidenziato Patrizia B.: si possono tenere dei laureati a fare lavoro di call center? Purtroppo sì!
Io, una volta, in uno stage, stessi alcuni giorni presso un specie di ente pubblico: rimasi assolutamente impressionato per la quantità di gente che ci stava ficcata dentro! Non c’era angolino dove non ci fosse una scrivania con un addetto! Ricordo che vidi quattro signore (quattro!) attorno ad una fotocopiatrice a fare fotocopie: una tirava fuori gli originali dai faldoni, una le inseriva nella macchina che le smistava in copie fascicolate, un’altra riceveva le copie fascicolate e le teneva in ordine, opportunamente divise sul di un grande tavolo, e la quarta riprendeva gli originali tenendoli, ovviamente “provvisoriamente”, sempre in ordine sul grande tavolo, evidentemente con la prospettiva di rimetterle a posto successivamente!
Ad un certo punto, le quattro signore, come rispondessero ad un comando post-ipnotico, all’unisono, abbandonarono la postazione: era la pausa caffè! Tornare dopo 15, 20 minuti buoni! E mentre si fotocopiava, con un ritmo assolutissimamente, non si rinunciava certo a parlare praticamente di tutto!
Ora, io non sono certo per lo schiavismo ma, se vogliono dirci davvero le cose come stanno, da certe situazioni non possiamo prescindere.
Per esempio, in TV, ho sentito dire che attraverso i Centri per l’Impiego troverebbero lavoro solo l’1% di chi lo cerca! Chi riferiva questo dato, commentava, a latere, così: “I Centri per l’Impiego danno lavoro soprattutto a chi vi lavora!”.
Ho vissuto alcuni anni in una città nella quale ogni tanto si leggeva sul giornale, o si apprendeva dalla TV locale, di una fondazione che, a scadenza, andava distribuendo milioni di euro a chi stabiliva lei!
La domanda che mi ponevo io, era la seguente: “Ma alla fondazione, quei milioni da distribuire, chi glieli da?”. Un caseificio può aver soldi a disposizione, e tutti capiamo che se ne avrà, sarà in ragione delle mozzarelle che venderà: la “fondazione”, per averci quei soldi distribuire, cosa mai produrrà?”. Ed è possibile che quella fondazione decida di dare un milione di euro a quell’associazione privata, “culturale”, che si interessa magari di spettacoli teatrali, o di concerti musicali, nella quale il presidente, il segretario, il vice presidente ed il vice segretario, e altri addetti a seguire, guarda caso, siano tutti in qualche modo legati ad un determinato partito o ad una determinata “area” politica?
Sì, può essere!
In altre parole può essere che la politica, attraverso le sovvenzioni, i finanziamenti di mille e mille società, associazioni, cooperative, non faccia altro che foraggiare le propri consorterie!
È possibile che le agenzie per il lavoro interinale, che si presume concorrano nel dare a tutti le medesime opportunità, in realtà vengano utilizzate per realizzare assunzioni invece certamente pilotate?
Se non ce lo vogliamo dire, non diciamocelo, ma se ce lo vogliamo dire, diciamocelo, che le cose stanno così!
“Per fortuna che poi ho trovato lavoro come collaboratore scolastico!”: ma come sarebbe a dire: “per fortuna”?
E allora dovremmo cercare di farci un’idea tra quanta produzione, nel nostro Paese, possa essere davvero considerata produzione vera, autentica, vendibile anche, se non soprattutto all’estero, e quanta sia invece soprattutto spesa, e spesa che non renda niente.
Le tasse sono esagerate perché esagerato è il numero di persone che con quelle tasse, non producendo una contropartita equivalente, ci vivono!
Un miliardo e passa di ore di cassa integrazione: ma tutti questi cassa integrati, da quando si alzeranno la mattina, verso le 7, fino a quando non andranno a dormire la sera, verso le 22:30, il tempo come cappio mai lo passeranno?
Ma campare mesi e mesi con 700 euro al mese, magari una famiglia monoreddito con mutuo o fitto, è possibile?
NO! Non è possibile!
E allora, se a qualcuno dovesse venire il sospetto che “qualche” cassaintegrato “arrotondi” lavorano in nero, lo si potrà considerare un sospetto del tutto infondato?
Ma quel cassa integrato che lavorerà eventualmente in nero, la farà o no, una concorrenza sleale a quel giovane in cera di lavoro, che lavoro non ne trova?
E quel datore di lavoro che si avvarrà di manodopera in nero, la farà o no, una concorrenza sleale a quell’altro datore i lavoro che avesse deciso di rispettare a pieno le regole!
Queste, e altre, sono le cose che si vanno ingarbugliando sempre più, nel nostro Paese, fino a costituire quella matassa inestricabile che nessuno, dei politici “tradizionali”, si sogna di provare a sgarbugliare!
È possibile immaginare un Paese diverso?
Immaginarlo, sì!
Prima di tutto credo si debba partire dal considerare che un Paese che voglia avere successo e progredire, dovrà puntare contemporaneamente a due cose: l’eccellenza e i lavori per grandi numeri.
L’eccellenza, “le menti”, “i cervelli”, “la ricerca”, sono senz’altro presenze dalle quali non si può prescindere, ma bisogna anche considerare che non siamo tutti uguali, e che milioni e milioni di italiani non sono né “eccellenze”, né “menti”, né “cervelli”, ma persone piuttosto “normali”: per queste milioni di lavoratori qui, bisogna pensare a impieghi per grandi numeri, come, ad esempio, le manifatturiere.
SE le tasse con le quali, attraverso la spesa pubblica, e attraverso le manipolazioni della politica, in tanti, in troppi, campano, e quindi se le tasse diminuissero, si potrebbe avere un costo del lavoro di molto più basso tra quelli in tutta Europa. Per quanto possa far rizzare i capelli in testa a qualcuno, anche gli stipendi, per certi versi, potrebbero essere abbassati, almeno nella fase di strat up, andando però verso il seguente scambio da conseguire: stipendi più bassi, in cambio di un numero elevato a potenza di occupati!
Cosa cerco di dire?
Cerco di dire che se le tasse le abbassassimo, potremmo offrire un costo del lavoro a prezzi talmente competitivi d far concentrare in Italia la maggior parte delle manifatturiere. A quel punto sarebbero senz’altro convenienti anche stipendi appena più bassi, in cambio di un numero di stipendi però sensibilmente più alto!
Meglio che in una casa rientri un solo stipendio da 1.700/1.900 euro, con una tassazione ad oltre il 50% e moglie e figli senza lavoro, o meglio che in casa di stipendi ne rientrino quattro, da 1.200 euro al mese l’uno, con tassazione intorno al 30%?
@ Pietro Galati:
Vedi, il mio discorso era: tutto e´correlato.
Non si possono fare politiche di crescita se uno deve dipendere dal volere di un altro.
Questo vi aderira´ovviamente solo in proporzione al proprio utile.
E bisogna smettere di credere nelle “riforme” come fonte di crescita.
La disoccupazione giovanile e´cresciuta in questi ultimi anni.
Ma nessuno dice qual´e´la vera causa.
Se tu postponi il momento della pensione per 7 anni in un periodo in cui gia´ci sono problemi di occupazione e´OVVIO che la disoccupazione giovanile crescera´.
Ora uno deve chiedersi: al fine del Pil, e ´piu´produttivo obbligare i 60enni a lvorare per risparmiare sulle pensioni o sarebbe piu´logico e produttivo immettere nel mercato del lavoro giovani? Magari piu´educati?
E´logico lasciare in posti di impiego gente che non e´qualificata e impiegare laureati in call center?
Ogni riforma puo´essere fatta in due modi: bene e male.
Ebbene da noi le riforme si fanno in fretta e male.
Senza pensare minimamente alle conseguenze.
Si sarebbe potuto abbassare le pensioni a TUTTI e mandare in pensione a 60 anni in modo da creare un certo turn over.
Se non bastava si sarebbero potuti abbassare i contributi per i primi anni lavorativi.
Si potevan far quadrare i conti LIVELLANDO, togliendo a chi aveva di piu´e aumentando a chi aveva meno.
Perche´la posta in gioco era l´economia della nazione.
Tutti parlano della crisi produttiva addebitando la colpa agli industriali che hanno delocalizzato e sono andati a produrre in Cina.
Ma nessuno dice che la colpa principale e´stao NON l´aumento delle retribuzioni NETTE, ma l´aumento degli oneri contributivi che peraltro non accennano a diminuire.
I veri colpevoli sono coloro che sbraitano tanto: coloro che hanno sacrificato TUTTO per poter continuare a sperperare: TANTO e´facile trovare i soldi, si aumentano le tasse e il debito…
In Svizzera continuano a produrre, perche´?
Perche´le tasse sono sostenibili.
E il welfare e´pari al nostro.
Non e´che noi abbiamo servizi migliori PUR essendo uno stato molto piu´grande, con risorse maggiori e tasse enormemente piu´alte.
In Europa i conti sono fatti da gente che o non capisce niente o non vole capire niente.
E se si continua su questa strada non si potra´che peggiorare.
NON CI SARA´RIPRESA, l´Europa e´giunta al capolinea.
@ marinaio:
caro marinaio, che saluto cordialmente approfittando per interloquire dicendo che non solo Tunine sembrerebbe da sempre più propenso ad evitare di parlare dell’abrogazione della riforma delle pensioni, piuttosto che aprirvi un capitolo dedicato come dovrebbe, ma anche Ingroia, in TV, in quei pochi secondi che ha avuto a disposizione per dire la sua, di abrogazione della riforma delle pensioni, non ne ha parlato!
Faccio notare, se ce ne dovesse essere bisogno, che tale riforma è quella dalla quale lo Stato riceverà strutturalmente il gettito più consistente e certo in assoluto! Ben 20 MILIARDI di euro l’anno!
Ora, dico io, come si fa a parlare di programmi in un contesto nel quale fa scalpore una proposta come quella avanzata da Berlusconi, che riferisce di voler restituire SOLO 4 MILIARDI di euro, facendo a meno di parlare, come fanno Ingroia e Di Pietro, dell’abrogazione della riforma delle pensioni che di MILIARDI, dallo Stato, se ne riprenderebbe addirittura 20 l’anno?
Può essere, una cosa del genere?
Secondo me, no!
E allora, probabilmente, ecco ripizzicato Tunine un’altra volta con le mani nella marmellata!
Parla di fiera dell’ipocrisia ma, a guardare bene, sembrerebbe proprio di vederci anche la sua, di bancarella, in detta fiera! La bancarella di una merce in offerta a listino, che però, in realtà, su bancone, nessuno la trova!
A volte accade anche nei supermercati: c’è un prodotto particolarmente “ambito”, in offerta ad un prezzo strepitoso! La gente si mobilità in massa, per acquistarlo ma, quando arriva, trova lo scaffale vuoto! Prodotto già terminato! Che fai? Te ne ritorni a casa proprio senza acquistare niente? Guardati intorno, fatti un giro, e vedrai che qualcosa, comunque, nel carrello, ce la metterai lo stesso!
Sono chiamati prodotti o prezzi civetta! Strizzano l’occhio al potenziale cliente proprio con lo scopo di attirarlo in quella mezza specie di trappola appena sopra descritta.
Sarà anche così con DI Pietro, Ingroia, e l’abrogazione della riforma delle pensioni?
Sarà mica che alberghi un “Cetto La Qualunque” in ognuno di noi?
Meditiamo.
“”Io amo l’Italia. Ma gli Italiani la amano? (2006)
Nel suo libro Io amo l’Italia. Ma gli Italiani la amano? Allam scrive di come l’UCOII e la IADL (Islamic Anti-Defamation League[35]) avrebbero assoldato un “plotone di esecuzione” composto da estremisti di destra e di sinistra con la finalità di assassinarlo e di “spargere veleni sulla [sua] credibilità ed onorabilità”: questo per dare esecuzione al già citato mandato ad uccidere che sarebbe stato emesso dalla dirigenza di Ḥamās nei suoi confronti. Osserva tuttavia il sen. Luigi Malabarba (PRC) che «non risultano aperti procedimenti penali a carico dell’Ucoii[36] o della Iadl, tanto meno per l’istigazione all’omicidio del sig. Magdi Allam», e che lo stesso Ministro dell’Interno che ha assegnato la scorta ad Allam ha ritenuto di «nominare l’Ucoii nella Consulta per l’Islam in Italia»[37]. A quest’ultima considerazione del sen. Malabarba l’ex Ministro degli Interni Giuseppe Pisanu (principale promotore della citata Consulta) ha in seguito ribattuto sostenendo che sarebbe stato impensabile escludere fin dall’inizio l’UCOII, la principale organizzazione islamica presente in Italia, dal nuovo organo nato appunto per rappresentare l’Islam italiano.”
NdR…
Magdi Cristiano Allam il candidato presidente che ama l’Italia e odia le moschee
“Magdi Cristiano Allam punta allepolitiche 2013 e si presenta alle urne candidato presidente con “Io amo l’Italia“. Con una serie di slogan che rispecchiano il suo trend degli ultimi anni: stop alla costruzione di nuove moschee, via dall’Unione europea e addio all’euro (si torna alla lira “partendo dal riscatto della sovranità monetaria” (Il Fatto Quotidiano del 13 gennaio). Siamo proprio contenti che Magdi ami l’Italia. Ha sempre amato tanto l’Italia, e ha sempre odiato tanto le moschee. Nel 2007, scriveva sul Corriere della Sera: “Che strano Paese è l’Italia dove nasce una moschea ogni quattro giorni e le istituzioni si affannano a permetterne la continua crescita.
..RIFLESSIONE :??
..riflettendo sugli sforzi sovrumani del PM Antonio INGROIA..e..la..naturalezza e semplicità di ..^MAGDI^.!
..est modus in rebus..ma..Antonio Di Pietro..crede ancora ai miracoli?
d’accordo su Mario Monti e Napolitano..ma..inventare la RUOTA!?
http://www.youtube.com/watch?v=HOa4iqBpU3w
lewisaugel
…MARIOnetto MONTI…e…..
Quando uno e´VERAMENTE autosufficente, allora e´libero del proprio destino.
Nel futuro dell´Italia non c´e´posto per i “populisti”, per i “demagoghi”, per quelli che vogliono fare gli interessi dell´Italia, cé´posto solo per quelli che vogliono fare gli interessi dell´Europa.
Questa purtroppo e´la nuda e cruda realta´che nessuno dice.
….” Il 16 novembre del 2011 Mario Monti giurò sulla Costituzione di seguire l’esclusivo interesse nazionale dell’Italia. Giurò il falso. Lui quel giorno era nel direttivo della più grande banca d’affari al mondo, la Goldman Sachs, era nel direttivo di una delle più grandi agenzie di rating, Moody’s, era nel direttivo del Gruppo Bilderberg, così come era presidente europeo della Commissione Trilaterale. Parliamo delle istituzioni che rappresentano i poteri finanziari forti all’origine della speculazione finanziaria sui titoli derivati che ha prodotto un ammontare di titoli derivati, stimati nel 2011 a 787mila miliardi di dollari. Una cifra che corrisponde a 12 volte il valore del Pil, del prodotto interno lordo di tutti i Paesi del mondo messi insieme. Il che significa che oggi c’è la necessità, da parte di chi ha perpetrato questo crimine finanziario, di riciclare questo denaro virtuale – titoli spazzatura li definirono, quando il 15 settembre del 2008 ci fu il crack della Lehman Brothers – per inverarlo, per dargli un valore. E per poterlo fare bisogna occupare l’economia reale. E per poterlo fare bisogna occupare i governi degli Stati. Mario Monti rappresenta il garante di chi deve riciclare i titoli derivati, i titoli spazzatura, affinché si trasformino in beni reali e in servizi prodotti dal mondo delle imprese. Ecco perché le nostre imprese oggi sono sempre più in sofferenza, ed ecco perché di conseguenza gli italiani sono sempre più poveri.”
…”MESSORA: Hai sentito le recentissime dichiarazioni di Ferdinando Imposimato che sostiene che dietro alla strategia della tensione degli anni di piombo, del terrorismo in Italia, ci sia addirittura il Gruppo Bildelberg?
MAGDI: Non ho sentito questa dichiarazione, ma se la dice un magistrato che si occupò negli anni ’80 del terrorismo brigatista in Italia, credo che avrà delle buone ragioni, perché diversamente dovrebbe rispondere a chi di dovere di queste sue affermazioni, che sono effettivamente affermazioni molto molto pesanti.
MESSORA: So che devi andare via. Un egiziano che ama l’Italia. Come mai?
MAGDI: Io sono in Italia dal 1972, quindi da 40 anni. Oggi mi considero orgogliosamente italiano. Ho sempre amato l’Italia. Io ho iniziato a studiare nelle scuole italiane dall’età di 4 anni, quindi l’Italia è sempre stata nel mio cuore. Amo gli italiani. Questa è la casa in cui io mi sento pienamente e autenticamente me stesso.
MESSORA: Quindi ogni tanto l’immigrazione produce qualcosa di positivo…
MAGDI: Ma sicuramente! Noi dobbiamo favorire quella accoglienza in un contesto di condivisione dei valori fondanti della società italiana e di quelle regole che sono alla base di un sano concetto di cittadinanza. Io sono per l’applicazione integrale del detto evangelico “ama il prossimo tuo così come ami te stesso”, dove l’amore per il prossimo e l’amore per se stessi devono bilanciarsi, devono andare di pari passo. Nel momento in cui noi realizziamo questo equilibrio, noi conseguiamo il bene comune, il bene per gli italiani e il bene per gli immigrati.”
….Giorgio..NAPOLITANO..puparo!
lewisaugel
Ho deciso di togliermi la sveglia dal collo..ma..non di votare BERLUSCONI.!
@Patrizia B.
febbraio 12th, 2013 alle 09:21
http://www.youtube.com/watch?v=HOa4iqBpU3w
La verita´sullo spread.
Ma dobbiamo sentirlo spiegare da BERLUSCONI?
“…..Quando uno e´VERAMENTE autosufficente, allora e´libero del proprio destino.
Nel futuro dell´Italia non c´e´posto per i “populisti”, per i “demagoghi”, per quelli che vogliono fare gli interessi dell´Italia, cé´posto solo per quelli che vogliono fare gli interessi dell´Europa.
Questa purtroppo e´la nuda e cruda realta´che nessuno dice.”
@..Patrizia, ho scritto anche troppo su zio/nonno-GIO!
..altrettanto sui suoi ..sodali.!
..ma..ormai dopo la morte..cattolica/spintanea..di joseph , ho deciso di condividerti pubblicamente,ma..ricordandomi di FEDRO e le sue favole, ti invito a considerare..a fondo molte dei suoi saggi insegnamenti.
San Pietro e il Quirinale. sono gli anelli di questa infame catena!..ovviamente..devo rimanere ..alquanto ermetico sgli OLTRE OCEANI.!
..dal 10 Luglio 1943..gli ITALIANI..devono..capirlo!
lewisaugel
@ Patrizia B.:
Tante delle cose che dici, Patrizia, sono sacrosante e condivisibili, almeno tutto ciò che riguarda i vincoli di sudditanza e le “ipoteche” messe in atto dai governi Berlusconi e Monti in favore dell’Europa.
Non tutto è perduto, forse , se si avrà in qualche misura la forza di contrastare o limitare gli effetti nefasti dei vincoli a verire, Fiscal Compact e MES (ma non solo …).
Per questo è importante che questo nuovo soggetto, Rivoluzione Civile, diventi sempre più credibile e forte.
Recuperare in qualche modo la sovranità monetaria è fondamentale (sono d’accordo con te) ma, a mio modesto avviso, a nulla varrà se si continuerà a lasciare il potere decisionale e di “ricatto” nelle mani del privato, con un sistema bancario in mano a lobbies finanziarie fameliche e spregiudicate, piuttosto che dare il pieno controllo delle politiche monetarie allo Stato, con la nazionalizzazione di una banca centrale per esempio …
Ma la stessa sovranità monetaria non potrà, a sua volta, essere svincolata da altri fondamentali processi di recupero della sovranità nazionale che deve concretizzarsi principalmente, sempre a mio modesto avviso, nel pieno potere decisionale dei vari Paesi dell’Unione nelle politiche per la crescita, economica e sociale, che rappresentano la VERA sfida per la sopravvivenza non solo dell’Europa, ma anche di ciascuna singola Nazione.
http://www.youtube.com/watch?v=HOa4iqBpU3w
La verita´sullo spread.
Ma dobbiamo sentirlo spiegare da BERLUSCONI?
Perche´la “sinistra” quella che e´dalla parte del popolo, quella che vincera´la crisi, perche´non spende due parole per spiegare che la crisi economica e´stata abilmente architettata, che l´Europa ci distruggera´completamente?
Forse perche´si sono venduti per quattro poltrone?
Io mi chiedo quale sia la VERA fiera della ipocrisia o la vera fiera dell´ignoranza.
Quello che lei scrive nel post odierno e´tutto altamente condivisibile e anche io credo che lei lo voglia veramente.
La mia domanda e´: ma lo sa lei che, anche se ottenesse la maggioranza dalle elezioni, non potrebbe ottenerlo?
Lo sa o IPOCRITAMENTE fa finta di non saperlo?
NESSUNO con le sue premesse potrebbe farlo.
Perche´?
Perche´l´Italia ha perso la sua sovranita´.
E´come se un mendicante si proponesse di fare opere eccelse, beneficenza al mondo intero…
L´Italia non puo´NULLA.
Bastera´che l´Europa dica NO e i sogni diventeranno incubi.
Bastera´anche solo proporre una delle cose che lei promette e lo SPREAD salira´, i mercati “impazziranno” la gente si spaventera´, la stampa, quella che dice sempre la VERITA´, spargera´pane e paura e succedera´il finimondo, magari non il finimondo, ma abbastanza per far cadere il governo, cosi´che tutto torni come prima.
Lo stesso accadra´con le “promesse” di Berlusconi.
La PRIMA e UNICA mossa del governo che vuole fare qualcosa e´riacquistare la propria sovranita´, che passa atraverso la conquista della sovranita´monetaria.
Quando uno e´VERAMENTE autosufficente, allora e´libero del proprio destino.
Nel futuro dell´Italia non c´e´posto per i “populisti”, per i “demagoghi”, per quelli che vogliono fare gli interessi dell´Italia, cé´posto solo per quelli che vogliono fare gli interessi dell´Europa.
Questa purtroppo e´la nuda e cruda realta´che nessuno dice.
@Pietro Galati
“febbraio 11th, 2013 alle 20:34
Mi chiedo da stamattina se è solo un caso che Papa Ratzinger annunci di “rinunciare” al pontificato proprio l’11 febbraio, nel giorno in cui si celebra l’anniversario dei Patti lateranensi
@gianfranco chiarello
febbraio 11th, 2013 alle 21:24
Mettiamo del pepe anche sul prossimo Conclave.
Il Cardinale Angelo Scola, è uno dei più papabili successori di Papa Ratzinger.
Molto vicino a Comunione e Liberazione, è stato il più autorevole mentore di Silvio Berlusconi.”
..la..mia discutibilissima..opinione!
..IPOCRISIA..e..OPPORTUNISMO.!?..o..saggezza..?
..troppo presto per esserne certi e averne le prove!
Per la prima volta, il mondo contemporaneo..proverà ad eleggere il successore , con ancora in vita il rinunciatario.
Comunque , – a mio avviso,- un atto di coraggio e viltà contestuali.
Il clima e lo stile ITALIA..non lo hanno dissuaso…apparentemente!
Il vecchio zio/nonno-GIO ha capito la lezione?
La CASTA cardinalizia..non dissimile dalla nostra ^politica^..ha già iniziato le trattative e i patteggiamenti per la successione.
Non vedrei male un rigorosissimo servizio di sicurezza per la incolumità di Joseph…ricordando Giovanni Paolo I ( Patriarca e parroco di Canale d’Agordo) morto improvvisamente senza ^autopsia^ per divieto del cardinal Camillo.
Casualmente ^convivente^ con Angelo SCOLA il DELFINO di Ratzinger..suo confidente e confessore e..comilitanti in comunione e liberazione.
Naturalmente o SPIntaneamente impegnati in affari e quant’altro.!
Già nelle ^predizioni^ del cardinale Romeo..la morte di Joseph e la successione di Angelo!..il..neo arcivescovo di Milano..velocissimamente succeduto al Dionigi..cardinale tollerante di scuola ^martiniana!^.
Da Venezia a Milano..assieme al filosofo Cacciari , ben collocato all’Università S. Raffaele!..regnante..Sivio BERLUSCONI..e..Roberto FORMIGONI.!
diceva il grande Giulio..^ a pensar male si fà peccato…ecc..ecc…!^
??il mondo ^cardinale^ d’oltre oceano..in fermento! dal Canada a Nyork..al Sud America e Africa.!
Anche gli uomini ^integerrimi^ di FEDE dovranno abituarsi!
…BAGNASCO..BERTONE..BERLUSCONI e ..RUINI..!
..anche i PAPI..ormai..hanno il diritto di rompersi..???
lewisaugel
La peggior ipocrisia viene rappresentata ogni giorno, lo spettacolo indecente di professionisti della parola atta solo a passare per verità che niente hanno di vero, tutti uguali nella bilancia del peso che da’ chili di rimborsi,piazze piene per Grillo auditel basso per gli onorevoli, ringraziate il Papa che vi assolve per qualche ora a mentire ma….tanto che vene frega se ci sono persone che ancora oggi e domani dovranno continuare a pagare l’arroganza di una classe che francamente di CLASSE non ha niente se non quell’ipocrisia che vi accomuna